Wimbledon, l'incognita Berrettini e il derby fratricida contro Sonego
Matteo Berrettini è probabilmente il tennista italiano più forte sui campi in erba. La finale a Wimbledon del 2021 contro Novak Djokovic è lì a dimostrarlo. Ma era un altro Berrettini, da allora sono successe tante cose dentro e fuori dal campo, infortuni e relazioni sentimentali, haters e sconfitte clamorose. Negli ultimi tempi si sono dette tante parole, troppe, e il tennista romano si è perso.
Non è una novità infatti che sui social i tifosi attribuiscano il crollo di prestazioni alla relazione con la showgirl Melissa Satta, vista la contemporaneità con l'inizio dei problemi . Chi lo conosce e chi va oltre il gossip, restando ai fatti di campo, sa che però la sua storia d'amore non c'entra nulla, i problemi sono più "sportivi" e, se vogliamo, anche più seri.
Due anni di infortuni
Se andiamo a vedere gli infortuni subiti negli ultimi due anni, pandemia compresa, capiamo che Matteo Berrettini ha vissuto un vero calvario e le sue prestazioni ne hanno risentito per forza di cose. A cominciare dal periodico problema agli addominali che ha caratterizzato gli ultimi periodi della sua carriera.
A febbraio 2022, quando era n. 6 al mondo, è costretto al ritiro nel secondo set del match d'esordio all'ATP di Acapulco contro lo statunitense Tommy Paul. A fermarlo è il problema agli addominali che lo aveva già colpito a Melbourne nel 2021 e nelle ATP Finals.
A marzo 2022 un'edema alla mano destra lo costringe al forfait nel torneo di Miami. Un problema che, come spiegava il tennista, "avrà bisogno di una piccola operazione per garantire un rapido e completo recupero".
A giugno 2022, dopo aver dato l'impressione di essere in buona forma vincendo l'ATP di Stoccarda e il Queen's è costretto al forfait da Wimbledon dopo essere stato trovato positivo al Covid.
A ottobre 2022 un dolore al piede sinistro lo costringe a dare a forfait agli ATP 500 di Vienna. "Mi infortuno spesso perché spingo il corpo al limite", dirà in un'intervista.
A marzo 2023 è costretto ancora al ritiro dagli ATP di Acapulco, stavolta per un problema al polpaccio della gamba destra.
Ad aprile 2023, un mese dopo, torna invece l'annoso problema agli addominali. Ora, alla vigilia del primo turno a Wimbledon, anche questo sembra superato.
Poche aspettative a Wimbledon
Infortuni superati che però necessitano di un periodo di recupero per la riacquistare la forma migliore, ecco perché lo stesso Matteo in conferenza stampa a Wimbledon non ha voluto dare false aspettive: "In passato sono arrivato agli Slam con più fiducia, con più set e match nelle gambe, con un feeling diverso. Però detto questo, in questi lunghi mesi di stop mi sono sempre interrogato su che cosa mi piaccia di più fare e alla fine gira che ti rigira è sempre competere, soprattutto nei tornei più importanti, più belli, quelli che mi danno più emozione. Perciò sono qui, nonostante non sia al 100%".
Berrettini ha anche detto di volersi proteggere dagli haters che continuano ad attaccarlo dando la colpa alla sua storia con Melissa Satta: "Vedo meno i social, nel senso che lo faccio non perché non voglia leggere i commenti negativi come qualcuno potrebbe pensare, ma proprio in generale anche riguardo ai messaggi positivi. Poiché come dicevo prima, è arrivato un certo momento quindi vuol dire che c’è stato qualcosa di bello, di importante".
Lo scontro "fratricida" con Sonego, il suo miglior amico nel Tour
In queste condizioni ci si è messo anche il tabellone a giocare un brutto scherzo a Matteo. Il sorteggio lo vede infatti al primo turno contro il grande amico Lorenzo Sonego. Una rivincita dopo la sconfitta di Stoccarda in cui Berrettini è uscito tra le lacrime, una situazione che ha scosso anche l'amico azzurro:
"A Stoccarda non sono riuscito a divertirmi, a performare come avrei voluto. Per cui ho tanta voglia di fare bene, di vivermi una partita come piace a me, che vinca o perda. Purtroppo questi mesi mi hanno portato via tante emozioni, perciò ho voglia vivere l’emozione in campo, l’adrenalina, la tensione, la paura e speriamo anche una vittoria. Però questo è quello che mi sto chiedendo in questo momento e so che venire quest’anno e dire ‘arrivo in fondo a Wimbledon‘ non dico sarebbe impossibile, ma sicuramente un obiettivo sbagliato in partenza. Bisogna essere più cauti adesso".
Una sconfitta netta per 6-1 6-2 che ha fatto sicuramente molto male, visto che è anche la prima di Matteo contro il compagno azzurro. Nei tre precedenti infatti Berrettini aveva avuto sempre la meglio, a cominciare dal challenger di Brescia nel 2016 vinto in due set, 6-4 7-6, per continuare sul cemento di Phoenix nel 2019, 6-4 6-4, e a Stoccarda nel 2022 con la vittoria in tre set, 3-6 6-3 -6-4.
Ora i due si trovano quasi appaiati nella classifica ATP, con Matteo n. 38 e Sonego, n. 42. Con un Berrettini in forma in un torneo così prestigioso e a lui caro probabilmente non ci sarebbe storia, vista la superiorità del romano sull'erba: 36/9 per Berrettini e 20/16 per Sonego. Considerata la condizione del primo, i bookmakers danno favorito il secondo e non di poco. Dovessimo scommettere un euro però noi lo faremmo su Berrettini.
Il derby a Wimbledon, un caso ricorrente
Quello tra il torinese e il romano sarà il sesto derby a Church Road. Il primo fu nel 1980, protagonisti Adriano Panatta e Corrado Barazutti nel secondo turno. Un match durato cinque set e vinto dal primo 1-6 6-3 6-4 3-6 6-1. Il secondo arriva nel 1991 con Omar Camporese e Claudio Pistolesi, ai sessantaquattresimi. Se lo aggiudica Campoerese 6-1 6-3 2-6 6-3. Il terzo arriva nel 2005 e vede protagonisti un giovane Andrea Seppi (21) contro l'esperto Davide Sanguinetti (33), che riesce ad avere la meglio 6-3 6-2 6-1. Il quarto arriva l'anno dopo, con Daniele Bracciali che supera Stefano Galvani in quattro set, 6-3 6-7(3) 6-3 6-4. L'ultimo è del 2018 e si ritrovano contro, proprio come Sonego e Berrettini, due grandi amici protagonisti di tante partite di doppio: Bolelli e Fognini. A vincerlo fu il ligure con un netto 6-3 6-4-6-1, raggiungendo così i sedicesimi.