Verso Milan-Tottenham: Conte non può o, forse, non vuole scendere dalle montagne russe
Dov'è finito Antonio Conte? Dov'è finito quell'allenatore diventato famoso per la cura maniacale dei dettagli e la capacità di rendere affidabili anche le difese più ballerine? E già, perché quello che sta succedendo quest'anno al Tottenham è diverso rispetto a tutto ciò a cui il tecnico pugliese ci aveva abituato.
Innanzitutto, è importante sottolineare che Conte non è il responsabile principale di tutte le colpe che gli vengono attribtuite in questo momento dai tifosi Spurs. Il suo Tottenham non ne vuole sapre di scendere dallle montagne russe. Anzi, col passare delle settimane, la squadra inglese si avvicina verso il primo vagone, per vedere l'effetto che fa.
E così, succede che dopo l'1-0 rifilato in casa al Manchester City di Pep Guardiola, arrivi la dolorosissima sconfitta rimediata, nonostante il vantaggio iniziale, sul campo del Leicester City. Molto più di un passo falso per l'opinione pubblica spur che, non a caso, ha duramente criticato l'atteggiamento rinunciatario della proprio squadra una volta segnata la rete del momentaneo 0-1.
E, del resto, quando si è presentato davanti ai microfoni alla fine dell'incontro Cristian Stellini, l'assistente di Conte, non ha potuto fare a meno di ammettere che sia lui che il suo capo erano "delusi": "L'approccio alla partita non è stato male e infatti abbiamo segnato, ma subito dopo il nostro gioco è cambiato completamente. Dobbiamo scusarci perché la nostra prestazione non è stata buona".
Le scuse, però, non basteranno. Anche perché i due punti di svantaggio sul Newcastle - e quindi sul quarto posto - potrebbero diventare cinque perché i Magpies hanno disputato una gara in meno e, allo stesso tempo, da dietro sta arrivando il Brighton di Roberto De Zerbi che ha quattro puntiti in meno degli Spurs, ma due partite in meno.
Ed è per questa ragione che la sfida di stasera contro il Milan - che, almeno in teoria, gli Spurs avrebbero dovuto affrontare con maggiore tranquillità rispetto ai rossoneri - diventa un banco di prova importantissimo per Conte che non ha avuto nemmeno il tempo di riprendersi dall'intervento alla cistifellea prima di ritrovarsi alla gogna: "Sta bene - ha fatto sapere Stellini - . È assolutamente deluso al momento. Deve prendersela comoda in questo momento e trovare l'energia. Quando si sentirà meglio sicuramente tornerà normale ma ha bisogno di tempo".
Il compito principale dell'allenatore del Tottenham diventa, così, quello di scendere dalle montagne russe e di prenderne in mano i comandi. A meno che non abbia capito che l'unico modo di raggiungere, quest'anno, i propri obiettivi sportivi - con una rosa su cui non sembra credere molto - sia proprio quello che prevede continui alti e bassi. Con la speranza che da qui alla fine della stagione gli alti siano più dei bassi. La buona notizia è che Harry Kane sta dalla sua parte. La brutta è che non potrà contare su Rodrigo Bentancur.