Usa verso l'Iran, il capitano Adams: "Appoggiamo il popolo iraniano"
Una sfida delicatissima, quella che vedrà contrapporsi Iran e Stati Uniti, sia per motivi geopolitici, sia, naturalmente, per l'obiettivo comune di centrare la qualificazione agli ottavi del Mondiale.
Alla vigilia della partita di martedì, il capitano della nazionale statunitense Tyler Adams ha parlato del match, facendo una lunga digressione sulle proteste in Iran e la situazione negli USA: "Noi appoggiamo il popolo dell'Iran e la sua squadra. Ma ora siamo concentrati sulla partita, così come credo lo siano loro, perché conterà molto per entrambi, per continuare questa esperienza. Le discriminazioni? Esistono in ogni Paese, e io lo posso dire perché non vivo nel mio (gioca nel Leeds ndr). In America c'è razzismo ma la situazione migliora, giorno dopo giorno. Chiedo scusa se non ho pronunciato correttamente la parola Iran".
A fargli eco anche il ct degli americani, Gregg Berhalter, che ha anche risposto alle polemiche sulla rimozione del simbolo di Allah dalla bandiera della Repubblica islamica usata sui social da Us Soccer: "A volte le cose esulano dal nostro controllo. Noi pensiamo solo al calcio, non a eventi esterni, e tutto ciò che possiamo fare è chiedere scusa a nome dei giocatori e dello staff, ma non è qualcosa che dipendeva da noi". "Noi non ne avevamo idea. Non voglio sembrare distaccato e ovviamente i nostri pensieri sono con il popolo iraniano, e l'intero Paese, ma siamo concentrati solo sulla partita", ha concluso poi il tecnico.