Una stagione con pochi duelli: in Italia tre campionati sono già chiusi a inizio marzo
Non è normale considerare già chiuso - ogni scongiuro da parte dei tifosi interessati è ovviamente ammesso - un campionato all'inizio del mese di marzo, ecco perché quello che sta accadendo in tre dei cinque tornei più importanti d'Italia in questa stagione è sicuramente un caso più che singolare, che per questo motivo va analizzato .
Partendo dal basso, è ormai questione di tempo perché il Catanzaro possa finalmente festeggiare il tanto agognato ritorno in Serie B dopo diciassette anni pieni di vicissitudini tra cui due fallimenti, spareggi play-out e due secondi posti consecutivi. La squadra allenata da Vincenzo Vivarini quest'anno ha ammazzato il campionato più di quanto dicano i numeri, che adesso vedono i calabresi a +14 sui rivali regionali del Crotone dopo l'ennesimo allungo nel weekend (4-1 dei giallorossi all'Avellino, soltanto 1-1 per gli rossoblù a Picerno).
Nel girone C di Serie C mancano solamente otto giornate ed è impensabile che il Catanzaro possa sciupare un vantaggio così grande, ma i tifosi più scettici dovranno aspettare solamente una settimana per sapere cosa ne sarà di questo gap, visto che all'Ezio Scida di Crotone andrà in scena lo scontro diretto che, male che vada, potrà riportare il duello tra le due a undici lunghezze di distanza. Un distacco più che rassicurante per una squadra che segna oltre tre gol di media a partita e che in stagione ha perso una sola volta, abbastanza casualmente, in casa della Viterbese.
Tralasciando i gironi A e B di Serie C, che per motivi diversi sono ancora più o meno combattuti e lo saranno ancora per qualche giornata, qualcosa di vagamente simile al ruolino di marcia del Catanzaro si sta intravedendo in Serie B con il Frosinone: dopo ventotto giornate la squadra di Fabio Grosso ha tracciato un solco profondo tra se e le inseguitrici, facendo perdere le proprie tracce fino a raggiungere un vantaggio di quindici punti sulla terza (il Bari), un margine che adesso si è di poco ridotto ma che supera comunque la doppia cifra, anche se il Genoa dovesse vincere nel posticipo.
Ci sono almeno un paio di ragioni che stanno facendo ben sperare i tifosi ciociari: il Frosinone, che come il Catanzaro è sia il miglior attacco che la migliore difesa del torneo (anche se con dimensioni ben più ridotte), ha dimostrato più volte di saper reagire dopo i passi falsi, legittimi, in cui è incappata nel corso della stagione in quello che è da sempre considerato un campionato pieno di insidie. Inoltre i laziali hanno fatto vedere più volte di non essere legati alle performance dei singoli, più o meno in vena nel corso di una giornata, ma basano la loro forza sul collettivo. Il Frosinone attinge dal rendimento di tutti i giocatori di una rosa molto profonda e completa, che nel mercato di gennaio è stata ulteriormente rafforzata.
Così come nel caso del Catanzaro, i tifosi del Frosinone più scaramantici dovranno pazientare ancora per pochi giorni, quelli che li separano dalla delicata sfida in programma nel prossimo turno a Bari, per trarre delle conclusioni più precise su quello che sarà della stagione in corso.
E infine, che dire sul Napoli di Luciano Spalletti. I campani sono reduci dal primo k.o. casalingo della stagione, un risultato che però ha tutta l'aria di essere casuale. Ma dietro il Milan campione d'Italia non è riuscito a rosicchiare dei punti, l'Inter è soltanto a meno 15. Considerando la Juventus fuori dai giochi, chi oserebbe pensare, ad oggi, che le milanesi potrebbero rientrare in corsa per lo scudetto?
Il Napoli ha la grande chance di dimenticare il passo falso con la Lazio già in occasione del prossimo turno, contro l'Atalanta. Ma è anche vero che, calcolatrice alla mano, dopo la sfida contro la squadra di Gasperini mancheranno ancora altre dodici partite che equivalgono a 36 punti potenziali.
Ma questo deve spaventare poco chi ha seguito la stagione dei campani. L'impressione è infatti quella che, per provare a ricucire il divario che i partenopei hanno costruito durante l'arco del campionato, serva un'impresa difficile anche da immaginare, e per cui le inseguitrici non sembrano essere ancora mentalmente pronte (anzi, alla quale pare quasi abbiano già rinunciato).
Ed è per questo motivo che in città già sono parecchi i tifosi che hanno smesso di nascondersi dietro alla solita scaramanzia che ha spesso accopagnato ogni giudizio sul rendimento della squadra, e di fingere che lo scudetto sia ancora distante per i ragazzi di Spalletti.
I numeri del Napoli sono oggettivamente sotto gli occhi di tutti (anche loro, miglior attacco e miglior difesa del torneo) e non c'è ipocrisia che possa frenare questa marcia quasi trionfale. Non è più il momento di predicare cautela ma di vivere con consapevolezza questo momento assolutamente storico, per cui in città già qualcuno ha deciso di portarsi avanti.
In attesa dei verdetti che sapranno di sentenza, non ha più senso aspettare prima di emettere pareri su quanto fatto vedere da Napoli, Frosinone e Catanzaro in questa stagione manco conclusa. E non importa neanche se aver fatto un campionato a parte rispetto al rendimento delle contendenti possa essere considerato 'omicida' rispetto al fascino del campionato stesso, privato di una prolungata competizione e dunque noioso. Di tutto ciò ce ne faremo volentieri una ragione.