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Un'Italia sperimentale batte di misura la Bosnia nell'ultimo warm-up per l'Europeo

Antonio Moschella
Il gol di Frattesi
Il gol di FrattesiAFP
A dare la vittoria agli azzurri è un acuto di Frattesi, schierato trequartista. Poco lucido sotto porta Scamacca, che nella ripresa ha l'occasione di segnare due volte ma non riesce

Una formazione sperimentale per avvicinarsi al debutto del torneo da difendere come campione in carica. La versione di oggi dell'Italia che ha battuto la Bosnia difficilmente sarà replicata all'Europeo, ma ha fatto comunque intravedere qualcosa di positivo. Gli azzurri sono stati portati alla vittoria da un Davide Frattesi che ha fatto capire di poter essere un'ottima alternativa nel ruolo di trequartista mobile.

Capace di andare in gol al 38esimo con un colpo secco al volo su cross dalla sinistra di Federico Chiesa, l'ex Sassuolo mostrava la bontà della scelta di Luciano Spalletti, che lo ha schierato dietro Scamacca insieme proprio all'esterno offensivo della Juventus.

E il suo gol è stato un autentico colpo da kung fu che culminava un primo tempo nel quale l'incursore dell'Inter era stato già protagonista di un ottimo inserimento facilitato da un colpo di tacco di Scamacca. Prima, gli azzurri avevano tremato dopo un errore di Calafiori, che favoriva il tiro di Hajradinovic sul quale Donnarumma era reattivo. 

Visto il vantaggio, Spalletti ha cercato di mantenere gli stessi uomini in campo fino al 20esimo della ripresa, quando ha fatto entrare Cristante, Pellegrini e Dimarco, spostando così Cambiaso a destra. Un cambio che ha tolto palleggio agli azzurri, che un minuto prima aveva visto Smamacca venire negato della gioia del gol da Piric, che con un intervento superbo evitava il raddoppio.

Ma senza il doppio play in mezzo gli azzurri faticavano a gestire il ritmo di gioco, lasciando così spazio alle iniziative dei balcanici. Un inesauribile Cambiaso trovava uno sfondamento sull'out destro, portando nuovamente Scamacca a calciare da buona posizione, ma l'attaccante dell'Atalanta risultava nuovamente troppo approssimativo, centrando il portiere rivale. 

I minuti finali, nei quali il commissario tecnico ha dato spazio anche a Retegui, Raspadori e Folorunsho, vedevano i bosniaci provarci ma senza premio fino al 90esimo, quando un appoggio corto di Dimarco per poco non provocava il pari avversario, ma Donnarumma era attento in uscita, chiudendo col piede su Ahmedhodzic. Sotto una pioggia battente, gli azzurri ottenevano una vittoria che sa di poco. A fare sul serio, si inizierà sabato prossimo. 

Le statistiche del match
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