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Scontri diretti, pregi dell'avversario e polso: tutto quello che c'è da sapere su Sinner-Fritz

Jannik Sinner
Jannik SinnerANGELA WEISS/AFP
L'azzurro cerca il secondo Slam in carriera contro il tennista di casa: è il favorito ma il match può nascondere insidie

Manca pochissimo alla seconda finale Slam in carriera, e dell'anno, per Jannik Sinner: a partire dalle ore 20 il numero uno del mondo deve affrontare l'ultimo ostacolo se vuole laurearsi campione degli US Open e portare a due i successi tra i Major, a soli 23 anni.

Un traguardo assolutamente alla sua portata: dopo le vittorie con Tommy Paul e Daniil Medvedev, l'osso più duro sin qui, l'altoatesino è reduce da un match complicato e dispendioso contro l'amico Jack Draper, superato però brillantemente in tre set nonostante il caldo e l'umidità.

Sinner vs Fritz
Flashscore

Fritz non è in finale per caso

Dall'altra parte della rete oggi ci sarà un avversario abbordabile (l'azzurro ha il 78% di possibilità di vittoria nonostante gli scontri diretti dicano 1-1) ma comunque molto ostico, Taylor Fritz: l'americano avrà dalla sua il pubblico di casa, gli oltre ventimila spettatori dell'Arthur Ashe che sperano di rivivere il successo di un tennista di casa, ma dovrà fare i conti con la pressione e un pizzico di emozione essendo la sua prima finale Slam in carriera.

Fritz è in confidenza, sa di avere dei colpi capaci di far soffrire chiunque sul cemento ("Quando gioco bene posso battere chiunque") soprattutto negli scambi sotto i quattro colpi, ed è reduce da una maratona contro il connazionale Frances Tiafoe chiusa in cinque set, in cui era sotto 1-2 prima di rimontare nel finale. Prima ancora ha messo al tappeto anche Matteo Berrettini, Casper Ruud e Alexander Zverev.

Proprio sul veloce il californiano ha vinto il suo primo e unico 1000 in carriera, ad Indian Wells nel 2022, curiosamente lo stesso torneo dove i due si sono scontrati per ben due volte.

Prima di questi quattro Fritz ha sconfitto Ugo Carabelli e Berrettini
Prima di questi quattro Fritz ha sconfitto Ugo Carabelli e BerrettiniFlashscore

I numeri di Jannik

Per quanto l'ultimo biennio di Fritz sia stato assolutamente positivo, con il raggiungimento del quinto posto nel ranking ATP nel 2023, il paragone con Sinner non regge: solamente nel 2024 l'azzurro ha collezionato cinque finali (Australian Open, Rotterdam, Miami, Halle e Cincinnati) tutte vinte, e viaggia con un ruolino di marcia forsennato, fatto di 54 vittorie e solo 5 sconfitte stagionali. E oltre 10.000 punti in classifica, più un gap enorme sul secondo.

Polso sinistro ok

Il polso sinistro non preoccupa più: dopo un po' di apprensione dovuta alla caduta nel secondo set del match contro Draper, per cui nel post gara era stato applicato precauzionalmente anche del ghiaccio, le condizioni del braccio di Sinner non dovrebbero essere un problema.

Il tennista di San Candido si è nuovamente allenato con lo sparring destro, il giovane Liam Krall, provando soprattutto risposte e passanti a rete: viste le caratteristiche di Fritz, che punta tantissimo sul servizio, Sinner dovrà essere superiore in risposta, come d'altronde già è secondo le statistiche del torneo.

Questione di fisico

Tra le chiavi di lettura del match può esserci anche quella della tenuta fisica: Fritz ha macinato parecchio ma ha anche ceduto tante energie, oltre che set (4, tutti negli ultimi tre incontri). Anche questo potrebbe incidere a favore dell'azzurro, leggermente più riposato: 14 ore e 20 minuti in campo per Jannik, 15 ore e 27 minuti per Taylor.