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Sinner ammette che l'errore dell'arbitro è stato decisivo: "Difficile da accettare, mi ha causato anche i crampi"

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Jannik Sinner durante la partita contro Stefanos Tsitsipas
Jannik Sinner durante la partita contro Stefanos TsitsipasFlashscore
Jannik Sinner ha dichiarato che la chiamata sbagliata nel terzo set di sabato gli ha causato crampi e perdita di concentrazione. Ha perso 6-4, 3-6, 6-4 contro Stefanos Tsitsipas nella loro semifinale a Monte Carlo.

Invece di un doppio fallo, che gli avrebbe regalato un doppio break, il punto è proseguito e Tsitsipas ha tenuto il servizio per 2-3. Dopo altri due giochi, il campione degli Australian Open Sinner ha chiesto l'intervento dell'allenatore.

"È difficile da accettare", ha detto la seconda testa di serie italiana a proposito della chiamata. "Stavo giocando davvero bene in quel momento".

"Tutti possono commettere un errore. Dopo di che ho avuto i crampi, probabilmente a causa di quello che è successo, perché influisce anche sui nervi. Ti gira la testa ed è difficile giocare. Comunque ho cercato di fare del mio meglio".

Tsitsipas conferma: "Ha influito più su Sinner che su di me"

 “Probabilmente ha influito più su Sinner che su di me, che in quel momento ero sotto di un break", ammette anche il greco in conferenza stampa. "Certo andare sotto di due break mi avrebbe reso tutto ancora più complicato, tenere quel turno di battuta è stato cruciale. Se quel servizio fosse stato chiamato out, il match sarebbe probabilmente andato in un’altra direzione, sarebbe stata una situazione molto difficile per me in quel caso".

"Sulla terra - continua Tsitsipas - io cerco di ‘arbitrarmi da solo‘, tendo a non fidarmi molto degli arbitri. Tutte le volte che colpisco una palla vicina alla riga di fondo che potrebbe essere out, colpisco la palla e poi do una rapida occhiata al segno prima di continuare il punto. Cerco di non fare discussioni con gli arbitri, gli errori possono accadere”.