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WTA Miami: troppo forte Rybakina per Trevisan, la kazaka vince in due set e va in semifinale

Elena Rybakina
Elena RybakinaProfimedia
L'italiana sconfitta 6-3 6-0 dalla devastante n.7 della Wta che può vantare un momento di forma smagliante in questa parte dell'anno e che ora mira al Sunshine double.

Finisce il sogno americano di Martina Trevisan, autrice fin qui di un ottimo torneo ma il confronto con la fresca campionessa di Indian Wells, a caccia del Sunshine double realizzato dalla sua avversaria n. 1 Iga Swiatek lo scorso anno, si è dimostrato improbo per la pur brava e volenterosa Martina.

Elena Rybakina in questo periodo è in un momento di forza eccezionale, prova ne sono le vittorie contro Swiatek e Sabalenka a Indian Wells, e l'italiana è riuscita a reggere a malapena un set prima che il tennis veloce, preciso e potente dell'avversaria la sovrastasse. 

Martina nel primo set lotta come una leonessa e conquista tre palle break al terzo gioco ma Rybakina resta fredda, le salva, e strappa il servizio al gioco successivo. Martina non si dà per vinta, resiste e affonda i colpi nel settimo gioco ma riprendendosi il break alla prima occasione utile. Non mantiene però la freddezza necessaria sul suo turno di battuta, regalando una palla break alla kazaka da 40-15, la n.7 della Wta non si fa pregare, va a segno e conquista il set 6-3.

Partita a senso unico invece nel secondo set, dove Martina viene sovrastata. Parte malissimo perdendo il gioco di apertura a zero, mentre la kazaka mette la quarta e chiude in 27 minuti con un pesante 6-0. Decisivi i servizi, con Rybakina autrice di 10 ace a zero, ma anche le risposte, con un 52% contro 33% di punti sulle prime e il 56% contro il 31% sulle seconde. Kazaka molto più fredda, riuscendo a salvare il 75% delle palle break contro il 44% di Martina, ma anche semplicemente più forte.

Ora però anche per Rybakina il gioco si fa più duro perché dovrà vedersela in semifinale con la vincente tra l'americana Jessica Pegula, n.3 del ranking Wta, e la russa n. 26 Anastasia Potapova.