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Caso Sinner: l'Atp sta con l'azzurro ma Kyrgios attacca: "Dovresti stare via per due anni"

Sinner e Kyrgios
Sinner e KyrgiosRYAN PIERSE / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP
Mentre il tour mondiale del tennis si schiera con l'altoatesino, il collega australiano non le manda a dire.

"Ci rincuora che nessuna colpa o negligenza sia stata attribuita a Jannik Sinner. Vogliamo anche riconoscere la robustezza del processo di investigazione e la valutazione indipendente dei fatti nell'ambito del Tennis Anti-Doping Programme (Tadp), che gli ha permesso di continuare a competere".

Così la Atp in una breve nota sul caso Sinner, trovato positivo dopo un controllo antidoping durante il torneo di Indian Wells e scagionato da un tribunale indipendente. La sostanza rinvenuta in minime parti è il Clostebol, steroide anabolizzante sintetico derivato dall'ormone maschile testosterone e comunemente utilizzato per il trattamento delle ferite in modo rapido.

"È stata una questione complicata per Jannik e per il suo team - è scritto ancora nel comunicato -, e sottolinea la necessità da parte dei giocatori e del loro staff di tenere la massima attenzione nell'utilizzo di prodotti o trattamenti. L'integrità è una priorità nel nostro sport".

L'attacco di Kyrgios

Di tenore opposto il messaggio sui social del tennista australiano Nick Kyrgios che ha insinuato qualcosa di diverso rispetto a quanto detto finora

"Ridicolo, che sia stato accidentale o pianificato. Ti hanno fatto fare due test con una sostanza (steroide) proibita... dovresti stare via per due anni. Le tue prestazioni sono migliorate. Crema per massaggi... Sì, bello", il suo commento su X, commentando la vicenda che riguarda l'azzurro