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Roland Garros: azzurri insaziabili, venerdì Sinner & Co tenteranno il clamoroso 5 su 5

Massimiliano Macaluso
Braccia al cielo per Jasmine Paolini
Braccia al cielo per Jasmine PaoliniALAIN JOCARD - AFP
Paolini, Bolelli e Vavassori sono già in finale nel singolare e nel doppio, domani tocca a Sinner e nuovamente a Paolini, insieme a Errani, raggiungerli. Buone notizie anche dal giovanissimo Carboni.

Si dice che l'appetito vien mangiando. E per il tennis italiano è proprio questo il caso.

Alle due finali già raggiunte a Parigi, quella di Jasmine Paolini nel singolare femminile e quella di Simone Bolelli e Andrea Vavassori nel doppio maschile, nella giornata di venerdì potrebbero arrivarne altre.

Inutile specificare che si tratta di qualcosa di assolutamente inedito e difficilmente pronosticabile, nonostante la grandissima crescita di tutto il movimento negli ultimi mesi.

Paolini, complice un tabellone non impossibile, si è guadagnata la prima finale Slam della sua carriera e il virtuale piazzamento al numero 7 del ranking WTA, un percorso che certifica lo stato di forma della toscana nel 2024. Certo, battere Iga Swiatek sarà molto complicato per non dire impossibile, considerando che la polacca ha sempre vinto in finale di uno Slam e che domina gli h2h.

Anche la coppia di doppisti è sempre più una certezza, e nonostante la testa di serie sia "solo" la numero 11 ha sconfitto la 3 e la 2 puntando al primo titolo Slam, quello che era sfuggito a Melbourne: ad attendere i due Granollers/Zeballos oppure Arevalo/Pavic.

Altre 3 chance

Paolini potrebbe riuscire nell'impresa di approdare in finale anche nel doppio, con una veterana della specialità come Sara Errani. Le due hanno appena vinto gli Internazionali d'Italia e ora devono affrontare il penultimo scoglio: Marta Kostyuk e Gabriela Ruse.

Nel torneo boys, da outsider, il classe 2006 Lorenzo Carboni ha sconfitto il favorito numero 1 del tabellone riportando un azzurro in semifinale dopo 17 anni. Ora il polacco Tomasz Berkieta per raggiungere la finale, a 34 anni dalla storica vittoria di Andrea Gaudenzi.

E poi c'è Jannik Sinner: l'altoatesino giocherà il suo primo match da numero 1 del mondo e se la vedrà nuovamente con Carlos Alcaraz per l'ennesimo capitolo di questa rivalità nuova e già bellissima.

Semifinale a sorpresa

C'è da ammettere che non era scontato vedere Sinner così lontano: in primis per le sue stesse dichiarazioni, i dubbi sulla partecipazione dovuti al problema all'anca e l'incertezza di poter competere al 100%; e poi sicuramente per il suo curriculum a Parigi, dove non aveva mai centrato la semifinale.

Per il tennista di S. Candido hanno parlato le prestazioni: un solo set perso, contro Corentin Moutet, e prestazioni in crescendo culminate con il successo in tre contro Grigor Dimitrov. Adesso c'è Alcaraz, anche lui apparso in ripresa partita dopo partita dopo i guai fisici al braccio.

E la sfida tra i due è in perfetta parità: i due si sono affrontati 8 volte conquistando 4 vittorie ciascuno (l'ultima lo spagnolo, quest'anno a Indian Wells). Chi vince approderà in finale a Parigi per la prima volta.