L'Italia vince la Coppa Davis dopo 47 anni! Decisivo il punto di Sinner contro de Minaur
Come nel 1976. Allora fu "La Squadra" formata da Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli, capitano non giocatore Nicola Pietrangeli, a firmare l'impresa dopo la vittoria per 4-1 in Cile.
I ragazzi del trionfo di oggi invece si chiamano Jannik Sinner, capace di dare il punto decisivo all'Italia in finale ma soprattuto di eliminare la Serbia di Djokovic in semifinale battendo il n.1 del mondo in singolare e in doppio; Matteo Arnaldi, splendido protagonista del primo punto contro Popyrin; Lorenzo Musetti, sfortunato protagonista della prima semifinale contro Kecmanovic; Lorenzo Sonego, magico collega di doppio di Sinner ma non solo; Simone Bolelli, altro doppista formidabile e garanzia azzurra. Senza dimenticare l'aiuto di Matteo Berrettini, a seguito della truppa, consigliere e "sparring partner" dei tennisti azzurri.
Oggi tutti loro hanno scritto per la seconda volta il nome dell'Italia nella storia di questa competizione, raggiungendo nell'Olimpo quella leggendaria del 1976 e facendo dimenticare la sanguinosa finale persa nel 1998 a Milano contro la Svezia. La vittoria contro l'Australia, seconda nel palmares della competizione con 28 titoli, è una vittoria secca, meritata dopo le imprese dei giorni scorsi.
Il merito va anche a capitan Volandri, capace di scegliere "La squadra", la sua squadra, con qualche rinuncia importante (non sono mancate neanche oggi le polemiche di Fognini) per creare un gruppo coeso di tennisti, colleghi, amici che hanno permesso il trionfo. Una vittoria anche per la federazione italiana, non soltanto sportiva ma anche economica, visto che del montepremi di 1,6 milioni di euro che sarà spartito con i giocatori, le spetteranno 833mila euro.
Il punto decisivo di Sinner
Dopo il primo punto portato a casa da Arnaldi, non ha avuto problemi Sinner contro Alex de Minaur, un tennista sempre battuto nei cinque precedenti. L'italiano si avvicina alla perfezione, gioca in scioltezza e al terzo gioco è già in vantaggio 2-1 sfruttando la prima palla break.
Con il passare del tempo sale di livello e diventa sempre più aggressivo, aumentando l'intensità dei colpi e nel sesto gioco si procura un'altra palla break, stavolta annullata da De Minaur con la battuta. L'australiano prova a reagire e mette in difficoltà l'altoatesino nel game successivo procurandosi la palla del 4-4, ma Sinner ne esce con classe e decisione, si guadagna tre palle break nel nono gioco e alla seconda fa centro: 6-3 primo set.
Nel secondo set l'italiano va avanti come un bulldozer e sfonda ancora la resistenza di De Minaur (che ci mette del suo fallendo un dritto a campo aperto) strappando il break nel secondo gioco e portandosi 3-0. Sinner soffoca l'australiano con martellate incessanti e costanti, limitando anche al minimo il numero degli errori gratuiti. De Minaur è impotente e non può far altro che guardare l'italiano allontanarsi sempre di più.
Lo stesso Hewitt in panchina smette di dare consigli al suo tennista, vista la situazione ormai disperata in cui si trova. Sinner è spietato e implacabile, mette a segno un altro break, il terzo consecutivo, e vola 4-0, poi fa 5-0 sul suo servizio chiudendo con un ace. Sulla battuta dell'australiano, Jannik mette fine alle sue sofferenza e al secondo match point regala la Coppa Davis all'Italia: 6-3, 6-0. Qui a Malaga, dopo 47 anni si è fatta di nuovo la storia.