Strade Bianche, tutti pazzi per il sesto Monumento: Van der Poel favorito
È tutto pronto per la prima classica dell'anno: 184 chilometri di continui saliscendi, 63 dei quali negli undici tratti previsti di sterrato. La Strade Bianche è solo alla sua 17esima edizione, ma è già diventata uno degli appuntamenti più importanti dek World Tour di ciclismo.
L'arrivo è fissato, come al solito, in Piazza del Campo a Siena, ma non prima di aver imboccato e percorso la durissima salita di Via Caterina che raggiunge, in alcuni punti, pendenze del 16%. Una sorta di palio in bicicletta, sicuramente il "sesto monumento " del calendario stagionale.
Basta guardare al palmarés della classica dello sterrato per rendersi conto del fatto che ci troviamo di fronte a una gara che, oramai, ha fatto breccia nel cuore dei ciclisti più importanti del panorama internazionale. Al via ci sarà anche il campione del mondo del 2014 Michal Kwiatkowski, vincitore due volte della classica toscana. Questo vuol dire che se l'atleta polacco dovesse risucire a ottenere il tris potrà dare il suo nome a un tratto di sterrato. Onore che sinora ha avuto soltanto Fabian Cancellara.
Il principale favorito alla vittoria è, però, l'olandese Mathieu van der Poel che ha già conquistato Piazza del Campo due anni fa. Sotto questo aspetto le assenze di Matej Pogaçar (che, prima della Milano-Sanremo, correrà la Parigi-Nizza) e Wout van Aert (acciaccato, ma certo di esserci anche lui alla Sanremo) sono sicuramente pesanti, ma la lista dei partecipanti è comunque ricchissima e lo spettacolo assicurato.
A cominciare da Julian Alaphilippe. Il francese, vincitore a Siena nel 2019 e secondo alle spalle di Van der Poel nel 2021, ha subito una brutta caduta nella scorsa edizione e, quest'anno, spera di tornare sul gradino più alto del podio anche perché arriva in forma smagliante, reduce com'è dal trionfo a Faun-Ardeche che gli ha permesso di rompere un digiuno di diversi mesi.
Occhio anche ai vincitori delle edizioni 2018 e 2015, Tiesj Benoot e Zdenek Stybar, e soprattutto a quella che sarà la punta di diamante del Team Ineos che punta tutto su Tom Pidcock che, quest'anno, ha rinunciato al mondiale di ciclocross con l'obiettivo di preparare al meglio le classiche. Per il Team Uae, invece, a prendere il testimone da Pogaçar sarà Tim Wellens che, quest'anno, ha già vinto una tappa al Giro dell'Andalusia.