Sta nascendo la nuova Atalanta: temibile dalla mediana in su, ma ancora debole dietro

Poteva essere la prima stagione senza Gian Piero Gasperini, e invece l'Atalanta che verrà sarà una squadra molto rinnovata - sul mercato, ma anche mentalmente - e, sulla carta, rinforzata.

Dopo aver chiuso per il duo Bakker/Kolasinac per aggiungere qualche nuovo tassello alle corsie esterne i lombardi non hanno badato a spese per rifare l'attacco dopo le cessioni di Boga e soprattutto Hojlund, che hanno fruttato complessivamente un centinaio di milioni di Euro.

In pochi giorni la Dea ha ufficializzato una scommessa come El Bilal Toure e poi ha soffiato Gianluca Scamacca all'Inter, trovando velocemente due nuove prime punte ideali per il gioco di Gasperini.

Due innesti che potrebbero costringere all'addio Duvan Zapata.

Il nuovo attacco atalantino

Oltre a Toure e Scamacca, che per ben due volte hanno fatto registrare il record di acquisto più caro della storia bergamasca, la squadra neroazzurra può fare affidamento su Lookman, una delle rivelazioni della scorsa Serie A, sul rientrante Cambiaghi e su Muriel, non certo di restare a Bergamo.

Ma non è finita qui, perche l'ipotesi di accogliere De Ketelaere stuzzica sempre di più sia l'Atalanta che il Milan, che deve trovare il modo di far risvegliare il belga dopo una stagione indubbiamente negativa. L'Atalanta potrebbe essere il posto ideale per rilanciare le sue prestazioni.

I dubbi sono dietro

A centrocampo gli orobici sono gli stessi della scorsa stagione, con l'aggiunta dell'ex Toro Adopo, e difficilmente opereranno in quel reparto a meno di una clamorosa cessione di Koopmeiners, un elemento che è assolutamente imprescindibile per questa squadra.

Dietro la situazione preoccupa un po': a parte Scalvini e Toloi, nel terzetto difensivo le certezze non sono più quelle di una volta.

L'eventuale partenza di Palomino, cercato da parecchie squadre tra cui il Cagliari, e il rendimento altalenante di Demiral obbligherebbero l'Atalanta ad intervenire anche in difesa, soprattutto se i soldi delle cessioni dovessero permetterlo.

La difesa bergamaschi è stata la decima al termine della scorsa stagione di A.

A parte i numeri, le titubanze provengono anche dal calcio giocato: l'ultima amichevole, quella contro l'Union Berlin, ha lasciato dei dubbi a prescindere dal 4-1 finale a favore dei tedeschi.

La filosofia di gioco ultra offensiva di Gasperini non deve avere come conseguenza quella di trascurare gli interpreti difensivi, soprattutto perché la Dea deve onorare un impegno come quello dell'Europa League e ha le carte in regola per andare molto avanti nella competizione.