Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più

Spalletti spoilera: "Maldini e Pisilli nella lista dei preconvocati in Nazionale"

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti GIACOMO COSUA/NurPhoto/NurPhoto via AFP
Spazio ai giovani, dunque più complicato invece rivedere Chiesa e Politano: "Abbiamo deciso di ringiovanire molto la squadra, ma loro hanno un'età ancora accessibile, e sono dentro i nostri pensieri. È chiaro che bisogna fare attenzione perché avendo cambiato modo di giocare ci siamo affidati più alle due punte, a calciatori che sanno fare un po' tutto in campo"

Daniel Maldini e Niccolò Pisilli "sono due nomi nella lista dei preconvocati della Nazionale che abbiamo già inviato. Naturalmente ci fa piacere che ci siano forze nuove che possano dare un contributo alla Nazionale". Lo ha detto il ct dell'Italia Luciano Spalletti a margine della sua visita a Napoli al carcere minorile di Nisida.

Per Spalletti da Maldini e Pisilli "ci verrà data una mano - ha detto - per mettere a posto le cose, dopo che non abbiamo fatto un grandissimo Europeo".

Chiesa e Politano ai margini del progetto, ma c'è uno spiraglio

Spalletti ha risposto anche sul futuro in azzurro di Chiesa e Politano lasciando aperta una porta. "Abbiamo deciso - ha detto - di ringiovanire molto la squadra, ma loro hanno un'età ancora accessibile, e sono dentro i nostri pensieri. È chiaro che bisogna fare attenzione perché avendo cambiato modo di giocare ci siamo affidati più alle due punte, a calciatori che sanno fare un po' tutto in campo, a questa disponibilità di prendersi anche la responsabilità di altri ruoli, di essere un calciatore che riesce a dirti 'riesco anche a darti una mano in altre posizioni del campo'. In questo i centrocampisti sono quelli che riescono meglio a sviluppare questa funzione, per cui noi continueremo così. Si va avanti con una punta, una sotto punta, con le due punte, con la costruzione bassa dei cinque giocatori che fanno il perimetrale della squadra e si va a dare continuità a quello che abbiamo visto, perché abbiamo visto delle cose nuove e delle cose molto interessanti".

Ricci e Fagioli ma non solo

Spalletti ha risposto anche alle domande su altri giovani in rampa di lancio, come Samuele Ricci e Nicolò Fagioli: "Dobbiamo andare alla ricerca - ha detto il ct - di quei calciatori, perché sono forti e strutturati, ormai hanno fatto vedere che quello è il loro marchio di fabbrica. Ci sono calciatori più giovani che hanno fatto vedere delle buone cose ma che hanno ancora dei margini di miglioramento, bisogna essere bravi a individuarli e dare spazio a questi ragazzi. Li seguiremo, per vedere cosa ci mettono a disposizione".

Le prossime partite degli azzurri
Le prossime partite degli azzurriFlashscore

Le somiglienze col suo Napoli: "Conte ha sistemato un po' la squadra mettendo un centrocampista in più"

Tra il Napoli che lui portò allo scudetto e quello di quest'anno "ci sono delle somiglianze perché ora che Conte ha sistemato un po' la squadra mettendo un centrocampista in più, questa squadra ci assomiglia ancora di più". Lo ha detto il ct dell'Italia Luciano Spalletti, oggi a Napoli, a margine della sua visita all'ospedale Santobono di Napoli.

Spalletti, che ieri era al Maradona a vedere il match contro il Monza, ha commentato così la gara della squadra azzurra: "Ieri sera l'ho vista nel primo tempo andare a prendere l'avversario in maniera forte, a fare la partita. Fino a che non ha messo a posto il risultato, ha pressato altissimo e si è visto anche un bel calcio. Il Napoli ha un allenatore espertissimo, per cui lui sa bene la strada".

"Ieri sera - ha aggiunto Spalletti - ho trovato uno stadio Maradona che ha sostenuto la squadra e che sente la forza nuova che ha questo gruppo di calciatori. Secondo me è un gruppo di calciatori molto importante. Ieri 7-8 calciatori in campo facevano parte della stessa formazione che avevo io, in più la società ha lavorato bene per mettere a disposizione un gruppo di calciatori forti che possa far rivivere alla città quelle emozioni lì. È importantissimo che in campo tutti riescano a dare la disponibilità ai compagni di reparto, perché per diventare fortissimi non bastano le qualità di 11 calciatori, ma le qualità messe a disposizione del collettivo della squadra, allora si diventa extraforti, super forti. È quello che è successo nella stagione dello scudetto. In questo calcolo - ha concluso il ct azzurro - in questa addizione di forze c'è da mettere anche quello che è l'entusiasmo dei tifosi, che è la forza che ti sa trasmettere l'amore di Napoli".