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Spalletti pronto per la Lazio: "Non penso al +18, Sarri Masaniello e amavo il suo Napoli"

ANSA
Spalletti
SpallettiAFP
Il tecnico azzurro ha spiegato che non ci saranno cali di concentrazione: "Napoli sente entusiasmo, ma molti sanno essere ancora prudenti".

"Domani giochiamo una partita per guadagnarci un altro pianerottolo del condominio di top campionato. Non pensiamo ora ai 18 punti di vantaggio sulle seconde ma alla partita di domani". Lo ha detto il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, alla vigilia della sfida contro la Lazio.

Un match con il Maradona pieno a cui Spalletti si rivolge, ma non solo: "La città - ha spiegato - sente l'entusiasmo ma molti sanno essere ancora prudenti, perché conoscono il calcio, hanno la maturità di saper valutare le cose come funzionano. È fondamentale che i nostri tifosi scendano in campo domani insieme a noi, come hanno fatto in questo periodo e non diano retta a chi vuole farci togliere le mani dal volante alzandole per segno di vittoria, perché ci sono ancora tante curve da fare che possono farti sbandare. L'emozione però è importante per noi anche da parte dei migranti di Napoli in giro per il mondo che vivono questo periodo intensamente anche lontani".

"Sarri è stato il Masaniello calcistico. È stato il capopopolo di una rivolta sul come vedere il calcio. Io a casa sceglievo sempre di guardare il Napoli di Maurizio Sarri, godevo in poltrona delle partite e applaudivo. Per me la bellezza del calcio è questa e non penso se è meglio o peggio del mio calcio, ho preso quello che volevo prendere". Lo ha detto il tecnico del Napoli Luciano Spalletti alla viglia del match di domani sera contro la Lazio.

Dopo i tre anni di Sarri sulla panchina del Napoli dal 2015 al 2018 "ci portiamo dietro - ha detto Spalletti - la cultura del lavoro e il modo di stare in campo che erano caratteristiche dei calciatori che hanno preceduto i nostri di oggi. Sarri ha delle cose simili a me, ci piace andare in tuta, abbiamo insieme l'idea di comandare il gioco in partita, sapendo che il possesso palla fa decidere la partita. Sui campi di Castel Volturno di allenamento ancora ci sono le linee che usava Sarri per l'allenamento in cui il pallone va più veloce. Penso a questo e non ai paragoni".