Spagna, Luis Enrique social: Il ct debutta come streamer e raggiunge 210.000 followers
Un Luis Enrique (52) un pò più personale e meno ct si è fatto conoscere al di fuori dagli ambienti calcistiti. Non attraverso una conferenza stampa o un'intervista, ma attraverso Twitch con l'idea di intraprendere la professione di streamer.
Indossando una maglietta bianca di Naranjito, la mascotte della Coppa del Mondo del 1982, il ct spagnolo è comparso in straeaming. Questa "prima" sui social network ha raggiunto migliaia di followers che hanno deciso di seguire la sua diretta. "166.000 follower, siete pazzi o cosa?" Così ha esordito Luis Enrique su Twitch lasciandosi andare a un ampio sorriso. In pochi minuti il ct della Nazionale spagnola ha raggiunto 210.000 followers, ribadendo il concetto iniziale: "210.000? E' uno scherzo!"
Una diretta simpatica e divertente, in cui Luis Enrique non è riuscito a stare dietro ai messaggi: "Vorrei aprire la chat, ma andate più veloce di Nico Williams". Il ct spagnolo ha parlato anche del giorno del debutto di Ansu Fati: "L'ho visto il primo giorno, la prima conclusione non è stata delle migliori, poi ha fatto un paio di biciclette e conquistato un rigore. Mi girai e dissi, questo è Holly e Benji o cosa?"
Il ct spagnolo ha scherzato anche sul suo passato scolastico, ma anche sui calciatori in genere e lo studio: "Mi hanno cacciato di classe perchè parlavo troppo. Siamo all'Università del Qatar, sapete che i calciatori hanno difficoltà a studiare. Vediamo se si riesce a sviluppare un percorso post-calcio con laurea o master".
Tante le domande rivolte al tecnico: per esempio come arriva la Spagna al Mondiale o cosa farebbe in caso di vittoria del Mondiale: "Mi sono già rasato i capelli molte volte. Se vinciamo faccio quello che volete, mi dipingo del colore che chiederete. Siamo una Nazionale giovane e inesperta, vogliamo imporre il nostro gioco e dominare le partite. I giovani hanno quel qualcosa in più nel voler dimostrare tanto che aiuta. Abbiamo un mix che va bene, veterani come Busquets, Jordi Alba, Koke, Azpiliqueta. E' stato un peccato dover dire addio a Gaya".
La differenza del calcio spagnolo con altre Nazioni, potrebbe essere una chiave di lettura, Luis Enrique afferma: "Non siamo abituati al gioco fisico, in Spagna non è una caratteristica dominante. Ai miei tempi dicevano La Furia Spagnola, le altre squadre erano preoccupate. Da qualche anno la Nazionale ottiene successi secondo il nostro modo di interpretare e intendere il calcio, attraverso il possesso palla, è quello che sappiamo fare meglio":
Infine, l'opinione sul Costa Rica: "Il Costa Rica ha eliminato la Nuova Zelanda. Hanno iniziato con una difesa a 4 e hanno finito con una difesa a 5. Hanno giocatori importanti come Navas, Campbell che hanno giocato in Spagna. Sanno cosa si giocano e sanno come fare, sarà difficile anche perchè solo debuttare al Mondiale non è semplice".
E se la Spagna non dovesse vincere, Luis Enrique afferma: "Sarebbe ingiusto se un giocatore come Messi si ritirasse senza vincere la Coppa del Mondo. Mi piacerebbe anche l'Uruguay per Suarez".