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Serie A, senza Leao il Milan non incide. E anche in difesa le certezze non ci sono

Antonio Moschella
Olivier Giroud
Olivier GiroudAFP
Lo scivolone di Firenze ha nuovamente messo a nudo i problemi della squadra di Pioli, che oggi rischia l'aggancio da parte della Roma

No Leao, no party. Questo è il facile motto che potrebbe accompagnare le recenti vicende del Milan, sconfitto meritatamente dalla Fiorentina nella notte di ieri. Una notte nella quale l'unico gol dei rossoneri è arrivato da un esterno, quel Theo Hernandez che deve provare spesso a togliere le castagne dal fuoco con le sue doti balistiche e realizzative, visto che quest'anno in avanti difettano.

L'assenza dell'esterno offensivo portoghese, fermo per squalifica, ha senza dubbio influito sul rendimento dell'undici di Pioli. Sebbene lo stesso Leao non venisse da un momento particolarmente brillante a livello di forma, le sue incursioni sono solite spaventare e mettere in apprensione le difese avversarie, le quali spesso si concentrano su di lui e aprono maggiormente gli spazi agli altri. Lo stesso non accade, invece, quando dietro la punta o sugli esterni orbitano Charles De Ketelaere e Ante Rebic. Il primo sembra essere uno spaurito bambolotto il cui talento viene bloccato da un costante singhiozzo emozionale. Il secondo è un onesto mestierante e poco più, che può contribuire sul piano della quantità ma non è in grado di effettuare strappi decisivi. E in punta, persino un consolidato predatore dell'area di rigore come Olivier Giroud serve a poco senza rifornimenti adeguati.

Difesa traballante

Indietro, almeno dopo l'istituzione definitiva del 3-5-2, sembrava che Pioli avesse trovato un po' di equilibrio. Fino a ieri sera, quando gli esterni alti della Viola hanno messo a dura prova le diagonali dei tre centrali rossoneri, poco supportati da un Hernandez mai veramente terzino e da un Junior Messias che la copertura non l'ha certo nel sangue. Se sull'azione del rigore procuratosi da Iikoné e trasformato da Nico Gonzalez la brutta figura l'ha fatta un goffo intervento di Fikayo Tomori, nell'occasione del raddoppio di Jovic è stato Thiaw a perdere completamente la marcatura del serbo. Due gol subiti che fotografano le difficoltà nel ripiegare della squadra rossonera, che se presa in contro tempo soffre tantissimo. Nonostante i suoi tre uomini arretrati non difettino certo di velocità.

Non di certo il miglior modo per arrivare al match di mercoledì sera a Londra contro il Tottenham, dove i rossoneri dovranno difendere l'1-0 dell'andata contro un attacco veloce come quello composto da Kane, Son e Kulusevski. Sebbene neanche gli Spurs attraversino il loro miglior momento, come dimostra la sconfitta di ieri in casa dei Wolves, per uscire vivi dal Tottenham Hotspur Stadium ci vorrà un'altra attitudine, soprattutto in difesa.