In conferenza stampa Allegri, furioso per le battute sul corto muso, ha voluto specificare che lui non è un allenatore difensivo e ha ricordato i gol totalizzati dalla sua Juventus negli anni degli scudetti, lasciando così la parola ai numeri. Poi, con una battuta, aveva detto: “Mi auguro di vincere 3-0”. Un modo per esorcizzare la nomea, ma anche per tenere in carreggiata una Juventus ammaccata qua e là da giustizia sportiva e risultati deludenti. L’ultimo in Europa League, cioè l’unica scialuppa - se i punti di squalifica venissero confermati - per raggiungere la Champions League, anche se i concorrenti agguerriti nella competizione non mancano.
Era una partita delicata anche per Paredes, chiamato a fornire una ragione per il suo riscatto a fine stagione dopo l’ennesima prestazione negativa contro il Nantes. Di fronte c'era lo Spezia di Fabrizio Lorieri, che dopo l’esordio di Luca Gotti in settimana sta tenendo calda la panchina per Leonardo Semplici, a cui manca ancora la firma per sedersi sulla panchina ligure.
L'ex cuore granata sognava un esordio vincente contro i bianconeri, tanto che ci mette del suo per stravolgere la squadra, portandola da una difesa a tre a una a quattro. Allegri decide invece di affidarsi davanti alla coppia Vlahovic-Kean.
Dopo un gol annullato al serbo, è proprio l’attaccante di scorta ex PSG ad andare in rete: Paredes lancia sull’out di sinistra Kostic che crossa, il tocco sporco di Kean è sufficiente a ingannare Dragowski. Lo Spezia però resta in partita con orgoglio e prova a reagire con due colpi di testa di Shomudorov, ma senza risultato.
Al rientro delle squadre in campo nel secondo tempo si registra l’assenza di Paredes, sostituito da Fagioli: ennesima bocciatura per l’argentino, entrato nell’azione del gol ma autore di qualche leggerezza di troppo nel finale di tempo che poteva costare cara ai bianconeri nelle ripartenze.
Il pressing alto dello Spezia mette in difficoltà la Juventus, così Allegri decide di togliere un attaccante per allargare di più il campo e sostituisce l'autore del gol Kean con Angel Di Maria. Proprio l'asso argentino nel momento di maggior sofferenza della Juventus fa partire un tiro rasoterra da fuori angolatissimo che beffa Dragowki.Lo Spezia prova a reagire con Gyasi e Nikolaou, ma Perin si supera riuscendo a deviare in tuffo. Due autentici miracoli che congelano la partita.
La Juve ottiene la sua sesta vittoria su sei partite contro lo Spezia (bestia nera dei liguri insieme alla Lazio) e un po' di tranquillità in vista del ritorno di Europa League contro il Nantes in Francia. Dove ci sarà comunque bisogno di una prestazione tecnicamente migliore per proseguire il sogno europeo.
