Serie A: Atalanta, arrivano i tre punti con rimonta grazie a de Roon e Højlund
Gian Piero Gasperini continua a dire che è un campionato straordinario e di essere soddisfatto di quanto sta facendo la squadra. Per confermare ciò adduce anche motivi che sembrano più arrampicate sugli specchi, come quello dei conti in ordine contro chi può permettersi di spendere molto di più. La verità è invece che il giocattolo da un po’ a questa parte si è rotto, e Gasperini lo sa benissimo ma da buon comandante non parla dei difetti dei suoi uomini, anche se sotto sotto si arrovella in cerca di una soluzione. Ora però può respirare perché, pur dominando nel gioco l'Empoli, l’Atalanta va sotto ma nel finale trova il gol della vittoria liberatorio.
Entrambe le formazioni non attraversavano un buon momento. Se l’Atalanta non vinceva da quattro gare, l'Empoli non guadagnava tre punti dall’impresa di San Siro contro l’Inter, cioè dal 23 gennaio. Una posta piena che serviva come il pane a entrambe, visto che l’Atalanta trova la Juve a incalzarla nel treno europeo, mentre l’Empoli si ritrova inaspettatamente in una zona non tranquillissima dopo un buon campionato.
Gasp si è ritrovato senza Dijmsiti per infortunio, e così per fare reparto con Toloi e Scalvini ha dovuto puntare su Palomino, mentre davanti ha preferito Muriel a Højlund al fianco di Zapata. Nell’Empoli invece spazio a Ebuehi e De Winter in difesa, oltre a Grassi e Fazzini a centrocampo. L’attacco, confermatissimo, è invece al solito formato da Baldanzi dietro Caputo e Satriano.
L’Atalanta parte bene, vuole disperatamente i tre punti e si vede. Prima è de Roon a impegnare con un tiro dal limite Perisan che respinge in tuffo, poi è Pasalic che per tre volte di testa non riesce a imbucare. Per la verità nel secondo tentativo il bersaglio lo centrerebbe anche, ma Parisi salva a due passi dalla linea. Nel mezzo c’è l’occasione per Zapata, sempre di testa e sempre fuori. E così, come nella miglior tradizione del calcio, gol mangiato e gol subito: al primo tentativo l’Empoli fa centro con Ebuehi al 44', al termine di una bella azione innestata da un tacco di Akpro per Baldanzi che crossa al centro e trova il nigeriano appostato sotto rete.
L’Atalanta, ferita, nel secondo tempo non parte lancia in resta alla riscossa come poteva essere prevedibile, ma prova a cucire il suo gioco con calma, probabilmente sotto indicazioni dello stesso Gasp, che conscio dei problemi vuole evitare di subire il raddoppio. E il tecnico nerazzurro non ha tutti i torti perché appena l’Atalanta si scopre, l’Empoli rischia di infilzarla. Protagonista è Caputo, che prima alza sopra la traversa, poi si fa rimontare davanti alla porta da Scavini e infine calcia addosso a Musso sugli sviluppi del calcio d’angolo.
Per fortuna dell’Atalanta a togliere le castagne dal fuoco e rimettere la situazione in parità ci pensa al 58' de Roon con un gran colpo di testa su un cross preciso di Ruggeri da sinistra. Ottenuto il pareggio, l’Atalanta preme ma senza riuscire a fare breccia nella difesa dell'Empoli. E così il gol tanto atteso arriva in modo quasi fortunoso, dalla panchina. È Højlund, che all'86' lasciato a riposo inizialmente da Gasp approfitta di una finta (volontaria?) di Pasalic e infila Perisan. L'Atalanta può così tornare a respirare, tre punti meritati e soprattutto bramati.