Serie A, all'Inter basta un gol di Lautaro per battere un Milan inerme
Nel tentativo di aggiustare un giocattolo inaspettatamente rotto, Stefano Pioli prova a giocare al piccolo chimico. Mischia ingredienti qua e là nella speranza di ritrovare il suo Milan o quantomeno di scoprire una soluzione medicamentosa in grado di dare momentaneo sollievo alle ferite del povero diavolo, preso a sganassoni persino dal Sassuolo.
L’ultimo esperimento lo presenta a San Siro per l’attesissimo derby. Si tratta di un cambio di modulo, un 3-5-2 per dare più densità a centrocampo, grazie all’inserimento di Messias. In attacco però il sacrificato è eccellente: Leao è infatti costretto a lasciare il posto a Origi al fianco dell’intoccabile Giroud. Inzaghi dall’altra parte chiude il capitolo Skriniar dando un colpo al cerchio e una alla botte: gli toglie la fascia da capitano ma lo lascia regolarmente in campo.
Il derby sembra tingersi subito di nerazzurro, con l’Inter che prende il pallino del gioco e va vicino al gol due volte con Lautaro: prima con un bel tiro sul primo palo deviato da Tatarusanu, poi con un colpo di testa fuori di un soffio. Con il passare dei minuti appare sempre più evidente che la soluzione trovata da Pioli non sia granché efficace, visto che l’Inter agisce indisturbata a centrocampo e continua a creare gioco. Nell’ennesimo attacco, un intervento al limite in area su Dzeko fa anche gridare al rigore, ma l’arbitro lascia proseguire.
Il copione non cambia fino al 30', quando cioè il Milan - probabilmente rispondendo a un ordine tattico di Pioli - cerca di farsi più aggressivo nel pressing. Proprio pochi minuti dopo però l'Inter passa: Lautaro svetta su un calcio d'angolo da sinistra e fulmina Tatarusanu.
Nonostante il gol subito, il Milan non mostra reazione. Incapaci di prendere in mano il pallino del gioco, i rossoneri continuano a lasciare l'iniziativa all'Inter, permettendo così che la partita scorra senza ulteriori sussulti fino all'intervallo.
Nella ripresa Pioli decide di abbandonare il fallimentare esperimento Messias e inserisce Brahim Diaz sulla trequarti, ridisegnando il Milan con la difesa a quattro. Poi entrano anche Leao al posto di Origi e Saelemaekers per Calabria. Dall'altra parte Inzaghi dà spazio agli attesi lungodegenti Lukaku e Brozovic, oltre a Gosens.
A guadagnare dai cambi è il Milan, che torna a un assetto più familiare e si fa vedere finalmente davanti. Dopo un tentativo di Diaz, l'occasione più grande capita sui piedi di Giroud, che servito da Leao sbaglia goffamente il controllo in area e si fa rubare palla. Dall'altra parte segnano Lukaku e Lautaro, ma il primo a gioco fermo per un fallo sul difensore, mentre il secondo si vede annullare la rete per fuorigioco. Il belga ci prova ancora nel finale dimostrando una condizione in crescendo che fa ben sperare Inzaghi. Il risultato però non cambia e la partita finisce con una vittoria di misura, ma pesantissima, dei nerazzurri.
Per Inzaghi la soddisfazione di vincere un altro derby e tre punti che consentono di allungare sulla Roma e tenere il passo del Napoli. Pioli, abbandonate alchimie tattiche che hanno avuto il solo effetto di confondere ancora di più i rossoneri, dovrà invece ripartire dalla reazione nella ripresa per cercare di rimettere la macchina rossonera in carreggiata.