Sei Nazioni, un'Italia combattiva e spinta dall'Olimpico sfiora l'impresa contro la Francia
Tanto cuore, tanta sostanza e anche notevoli miglioramenti nell'esordio dell'Italia al Sei Nazioni contro la Francia, seconda nel ranking mondiale e reduce dal Grande Slam dell'anno scorso. Con il sostegno dello stadio Olimpico, illuminato dal calore dei tifosi nonostante il clima grigio, gli azzurri hanno provato a regalare una serata storica ai tifosi, senza però riuscire a trattenere la Nike della vittoria nel Pantheon romano.
Ha lottato con le unghie e con i denti la nazionale allenata da Crowley, il quale ha chiesto ai suoi di attaccare in ogni momento. Partiti male con un disimpegno sbagliato nel tentativo di lanciare con un calcio, finito in meta avversaria, gli azzurri si sono poi ripresi pian piano, finendo in vantaggio poco dopo l'ora di gioco anche per l'espulsione temporanea del francese Ollivon.
La meta di Capuozzo nel primo tempo e una serie di trasformazioni da parte di Allan hanno tenuto in alto gli azzurri, i quali però si sono fatti superare nuovamente, e in modo definitivo, da una serpentina nello stretto di Jalibert, entrato un minuto prima e già in grado di fare la differenza.
Il risultato finale di 24-29 fotografa un match più equilibrato di quanto ci si potesse aspettare alla vigilia. E soprattutto presenta all'Europa stessa una nazionale azzurra che, per quanto dimostrato, può giocarsela ad alti livelli nell'edizione attuale del Sei Nazioni.