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Rugby, razzismo al contrario: la federazione mondiale apre un'inchiesta

ANSA
Bongi Mbonambi
Bongi MbonambiAFP
Al centro dell'indagine la frase offensiva a fondo discriminatorio detta dal giocatore di colore degli Springboks, Bongi Mbonambi, all'inglese Tom Curry, durante la semifinale mondiale fra il Sudafrica e la nazionale del ct Steve Borthwick. A rischio la presenza del sudafricano nella finale di sabato prossimo

"World Rugby prende estremamente sul serio tutte le accuse di comportamento discriminatorio. Possiamo confermare che stiamo rivedendo formalmente le accuse mosse dall'inglese Tom Curry in relazione all'uso di un linguaggio discriminatorio durante la semifinale della Coppa del mondo di rugby 2023 tra Inghilterra e Sudafrica di sabato".

Il caso di razzismo al contrario, di un giocatore nero verso un bianco, arriva sui tavoli della federazione mondiale del rugby che annuncia di aver aperto un'indagine su quanto accaduto sabato scorso, con la frase offensiva a fondo discriminatorio detta dal giocatore di colore degli Springboks Bongi Mbonambi all'inglese Tom Curry, durante la semifinale mondiale fra il Sudafrica e la nazionale del ct Steve Borthwick.

"World Rugby non farà ulteriori commenti fino alla conclusione del processo", conclude la nota. Se riconosciuto colpevole, Mbonambi rischia una squalifica che gli farebbe saltare la finale mondiale di sabato contro la Nuova Zelanda.