Mondiali rugby: il Galles batte un coraggioso Portogallo alla fine di una gara avvincente
Il Galles ha apportato 13 modifiche alla squadra che ha ottenuto l'entusiasmante vittoria contro le Fiji la scorsa settimana e si aspettava che questo incontro fosse una specie di passeggiata, ma è stato tutt'altro nella frenetica atmosfera di Nizza.
Il Portogallo, in gran parte dilettante o semi-professionista e alla sua seconda Coppa del Mondo, ha reso orgoglioso il proprio Paese con un rugby ambizioso, facendo correre il pallone in ogni occasione e costringendo i tre volte semifinalisti mondiali a una difesa arruffona che si aspettavano di dover usare contro le Fiji e non dic erto contro gli outsider del gruppo C.
Il Galles è stato fortunato ad arrivare all'intervallo in vantaggio per 14-3 e l'attesa impennata del secondo tempo non si è mai concretizzata. Prova ne sia che nei minuti di recupero, il punto di bonus non era ancora assicurato e soltanto un guizzo del sempreverde numero 8, Faletau, lo ha reso possibile.
"Dobbiamo fare i complimenti al Portogallo, che oggi è stato fantastico", ha dichiarato il co-capitano del Galles Jac Morgan.
"Hanno giocato con grande fisicità e ci hanno messo a dura prova in molti momenti della partita".
Il Portogallo si è qualificato per la Coppa del Mondo in circostanze drammatiche, grazie ai punti firmati all'ultimo minuto da Samuel Marques che sono valsi il pareggio contro gli Stati Uniti.
Alla sua prima apparizione dal 2007, il mediano di mischia ha avuto, ieri, l'opportunità di mettere i primi punti sul tabellone luminoso, centrando però il palo.
GRUBBER FRUSTRATO
Il Galles ha ottenuto la prima meta dopo che un intraprendente attacco portoghese è stato interrotto da un terribile tentativo di grubber da parte del gigante Anthony Alves. Il Galles ha percorso tutto il campo e Louis Rees-Zammit ha raccolto il proprio calcio per segnare.
Questo, tuttavia, non ha scoraggiato il Portogallo e la gente del posto tra il pubblico ha applaudito con entusiasmo il fatto che i portoghesi abbiano corso come le più selvagge squadre francesi di un tempo - otto membri della squadra portoghese giocano per club francesi - ma abbiano anche mostrato un potente trasporto del pallone.
Il Galles, però, ha ricevuto un cartellino giallo dal centro Johnny Williams per aver "ucciso" cinicamente il pallone quando il Portogallo ha lanciato un altro attacco in profondità che è valso, finalmente, dei punti grazie a un calcio piazzato di Marques.
La nazionale gallese, tuttavia, ha avuto l'ultima parola nella prima frazione grazie a una meta di Dewi Lake che le ha dato un lusinghiero vantaggio di 14-3, ma è stato il gioco ambizioso ed estremamente divertente del Portogallo a far parlare di sé durante l'intervallo.
Il Galles ha introdotto la sua versione della squadra delle bombe con una nuova prima linea e un cambio di apertura a 10 minuti dalla fine del secondo tempo e le gambe fresche hanno aiutato Morgan ad andare in meta per la terza volta.
Se qualcuno pensava che il Portogallo stesse per crollare, si sbagliava di grosso. I portoghesi si sono spinti in avanti con le loro sostituzioni che hanno portato nuova energia e, dopo una superba azione in rimessa laterale, Nicolas Martins ha schiacciato per una meta accolta da un grande boato.
Il Galles aveva bisogno di un'altra meta per assicurarsi il punto di bonus e pensava di averla ottenuta dopo una brillante palla rubata di Morgan e una magica corsa di Rees-Zammit che mandava Gareth Davies in meta che, però, veniva annullata per ostruzione.
Il Portogallo, però, ha ricevuto un cartellino giallo a Vincent Pinto, diventato rosso, dopo aver colpito con il piede in faccia Josh Adams e il Galles è così riuscito a conquistare l'agognato bonus.
"Siamo frustrati. Volevamo vincere questa partita, ma non siamo stati all'altezza. Non abbiamo avuto una mischia solida, abbiamo commesso troppi errori nei backs e siamo stati puniti", ha dichiarato il capitano del Portogallo Tomas Appleton.
"Abbiamo lasciato che le emozioni avessero la meglio su di noi e non abbiamo mostrato il livello di rugby che possiamo. Non siamo qui solo per fare presenza, siamo qui per vincere".