La storia del rugby a 7 ai Giochi Olimpici
Questo sport era presente nelle prime edizioni dei Giochi moderni, ma fu escluso dopo il 1924.
Da allora il rugby, in qualsiasi forma, non fu più presente fino al 2016, quando, in seguito a un crescente interesse, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) votò per la sua inclusione ai Giochi di Rio de Janeiro, andati in scena in quello stesso anno.
La scelta ricadde sulla versione a 7 di questo sport, con le Fiji (squadra maschile) e l'Australia (squadra femminile) che si aggiudicarono le medaglie d'oro.
Il rugby a 7 fu nuovamente incluso nelle Olimpiadi del 2020 a Tokyo, dove le Fiji (squadra maschile) vinsero ancora una volta l'oro e la Nuova Zelanda (squadra femminile) si aggiudicò il primo posto.
Per consolidarsi sempre più come sport olimpico, il rugby a 7 sarà giocato ai Giochi di Parigi quest'estate.
Inutile dire che la squadra maschile delle Figi sarà la squadra da tenere d'occhio.
Cos'è il rugby a 7?
Semplicemente - e come suggerisce il nome - è una versione modificata del normale rugby, con sette giocatori per squadra anziché quindici.
Nonostante sia a sette, il gioco si svolge comunque su un campo da rugby regolamentare, che di solito è di circa 120 metri per 70.
Se questo vi sembra faticoso, non preoccupatevi: le partite si giocano in due tempi di soli sette minuti.
Ricordiamo ancora alcune regole: le partite che si concludono in pareggio vanno ai tempi supplementari per i golden point; tutte le conversioni devono essere effettuate con un drop kick, le mischie sono composte da tre giocatori e la squadra che segna riprende la partita. In tutto ciò i cartellini gialli comportano due minuti di ammonizione.
Grazie a tutte queste disposizioni, il rugby a 7 si gioca a un ritmo significativamente più veloce rispetto alla sua versione a 15.
I Giochi Olimpici del 1924
Il rugby a 7 fu escluso dai Giochi Olimpici del 1924 dopo che gli Stati Uniti sconfissero la Francia, favorita da pronostico, nella finale.
Quell'anno parteciparono solo tre squadre: Francia, Stati Uniti e Romania.
Il torneo fu costellato di polemiche, accentuate dalla stampa francese, in quanto i partigiani presenti tra il pubblico erano apertamente antiamericani.
La Francia affrontò la Romania nella prima partita dei Giochi e la sconfisse con facilità, anche se non mancarono i malumori fuori dal campo.
A una società francese furono concessi i diritti di trasmissione, ma a una società americana interessata fu negata la stessa opportunità.
La questione si protrasse per un po' di tempo e venne poi indetta una riunione per cercare di risolvere la disputa, ma non servì a nulla.
A ciò si aggiunse il fatto che la squadra americana fu trattata male per le strade di Parigi, dove fu più volte insultata e colpita dagli sputi dei cittadini.
La finale
Dopo due pesanti sconfitte per la Romania, la finale fu decisa tra Francia e Stati Uniti.
Si creò tanta tensione prima del match, il che alimentò indubbiamente il clima nello stadio.
Due francesi non riuscirono a finire la partita per infortunio, mentre i tifosi lanciarono proiettili contro i giocatori e gli ufficiali di gara.
Con gli Stati Uniti vittoriosi per 17-3, i tifosi francesi invasero il campo durante l'intervallo, obbligando la polizia a difendere la squadra americana, che alla fine si chiuse negli spogliatoi per proteggersi.
Si potrebbe pensare che le conseguenze dei Giochi del 1924 contribuirono alla decisione di non giocare più a rugby in nessuna forma per quasi 100 anni.
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Il rugby a 7 ai Giochi Olimpici inizierà nel pomeriggio del 7 luglio, quando l'Australia affronterà le Samoa.
Il rugby a 7 femminile seguirà pochi giorni dopo, quando l'Irlanda affronterà la Gran Bretagna il 28 luglio.