Robinho arrestato dalle autorità brasiliane a Santos: sconterà la sentenza nel carcere vip
L'ex attaccante di Milan, Manchester City e Real Madrid, oltre che di molti altri club, sarà ora mandato in un carcere brasiliano, ancora da definire.
La Polizia Federale brasiliana ha eseguito il mandato emesso dal Tribunale Federale di Santos, dopo che la Corte Superiore di Giustizia aveva deciso che l'ex calciatore dovesse scontare la sua condanna di nove anni di carcere in Brasile.
La difesa di Robinho si è appellata alla Corte Suprema per presentare un habeas corpus, ma il giudice Luiz Fux ha respinto la richiesta. Il magistrato ha stabilito che non ci sono state illegalità nel processo per giustificare la concessione dell'habeas corpus.
"Non ci sono prove di una presunta violazione del giusto processo di legge, dell'ordine pubblico o degli strumenti internazionali che regolano la cooperazione legale in materia penale", ha dichiarato Luiz Fux.
Dopo essersi consegnato alle autorità questo giovedì sera, Robinho è stato portato alla sede della Polizia federale di Santos. L'ex giocatore della nazionale brasiliana sarà sottoposto a un procedimento penale e messo in custodia catutelare prima di essere trasferito definitivamente in carcere.
Il crimine di Robinho è avvenuto in una discoteca di Milano nel febbraio 2013, quando l'ex attaccante giocava nel Milan. Lì, insieme ad altri cinque amici, violentò una giovane donna albanese.
Nel 2017 il tribunale italiano ha condannato Robinho a nove anni di carcere. La sentenza è diventata definitiva nel 2022, ma l'ex giocatore era già tornato in Brasile. L'Italia ha anche chiesto l'estradizione del condannato, ma la Costituzione brasiliana non prevede questa misura per i suoi cittadini naturali.
Robinho nel carcere dei VIP
Robinho nella notte è stato trasferito nel complesso penitenziario di Tremembé.
L'ingresso nel carcere è stato preceduto da un'udienza di custodia presso il Tribunale federale di Santos, seguita da esami forensi presso il locale Istituto di medicina legale.
Tremembé, nell'entroterra dello Stato di San Paolo, è conosciuta come la prigione dei personaggi famosi. Qui vengono mandati i condannati che, perché famosi o legati a delitti che hanno avuto grande ripercussione nell'opinione pubblica, sono considerati a rischio negli istituti penitenziari comuni.
È dove si trovava anche l'ex portiere del Santos Edinho, figlio di Pelé, quando scontava una pena per riciclaggio di denaro. Robinho sconterà una pena detentiva di nove anni, in regime chiuso, per il reato di stupro di gruppo nei confronti di una donna albanese, commesso nel 2013 a Milano.