PROFILO - Marcus Thuram, un attaccante moderno ideale per Simone Inzaghi
Se a volerlo al Paris Saint Germain era un certo Kylian Mbappé, qualcosa vorrà pur dire. Il capocannoniere degli ultimi Mondiali, del resto, era rimasto affascinato dall'impatto a gara in corso nella finale della manifestazione planetaria in Qatar, quando proprio un assist di Marcus Thuram aveva permesso al fenomeno della Francia di riaprire il discorso contro l'Argentina segnando il 2-2. Un assist, conseguente a un'entrata in campo determinata, che aveva finito di convincere il fenomeno francese, il quale mentre calciava al volo per battere Martinez già pensava alla possibile convivenza nel futuro con il sostituto di Olivier Giroud.
Poi, il mercato ha detto altro, vuoi anche per la mancata voglia della presidenza del Psg di soddisfare colui che non ha inteso rinnovare il contratto, in scadenza tra un anno. E dunque adesso il più grande degli eredi di Lilian Thuram è adesso con le valigie pronte per Appiano Gentile, dove lo aspetta quell'Inter capace di soffiarlo in extremis al Milan.
Perfetto per Inzaghi
1,92 metri per 90 kg di peso. Un autentico bulldozer a disposizione dei nerazzurri, che avranno in lui un perfetto back-up di Romelu Lukaku, resti o no il belga, e un partner perfetto per l'intoccabile Lautaro Martinez. Perché Marcus Thuram è un attaccante che si è fatto strada pian piano, anche in nazionale, specialmente per la sua capacità di combinarsi con i compagni di squadra. E se nella finale mondiale è stato schierato da centravanti di un tridente mobile al posto proprio di quel Giroud che si ritroverà di fronte nei prossimi derby, la sua stazza e la sua capacità di giocare in profondità gli permette di essere molto adatto a un attacco a due punte.
Perché, sebbene sia nel Mönchengladbach sia nella Francia sia spesso stato impegnato come centravanti, le sue caratteristiche fisiche e atletiche gli permettono di abbinarsi perfettamente a profili dinamici di attaccanti proprio come quello di Mbappé o di Lautaro. La sua potenza, ovviamente, lo renderà il perno dell'attacco, ma non un perno stabile bensì fluido, in grado di attaccare lo spazio quando dovrà e fare le sponde quando gli sarà richiesto.
Attaccante polivalente
Le sue cifre non sono certo quelle di un bomber di razza, dato che illustrano il bottino di appena 13 reti e sei assist in 30 presenze l'anno scorso in Bundesliga. Tuttavia, la sua unicità risiede nella sua abilità di essere un attaccante polivalente attorno al quale gli altri si esprimono al meglio. Detto in altre parole, nessuno dovrà aspettarsi da Thuram i numeri da goleador di Lukaku nella stagione 2020-21, bensì più un rendimento alla Dzeko, autore di nove reti e quattro assist nell'ultima stagione.
La polivalenza di Marcus, un attaccante che ama anche sacrificarsi per la squadra, potrà essere un'arma in più per Inzaghi, il quale lo ha puntato per sostituire proprio il cigno bosniaco, sicuramente più aggraziato e dotato di una tecnica superiore ma anch'egli capace di fare da catalizzatore di gioco e far fluire gli inserimenti dei compagni. Un profilo, quello di Thuram, ideale anche per giocatori come Dumfries, Mkhitaryan o lo stesso Dimarco, gente che sa buttarsi a fari spenti dalle retrovie risultando molto efficace in zona gol.
Arrivato a zero, un colpo non da poco per i nerazzurri. Lo dice persino Mbappé.