Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più

Premier League, tanti milioni per nulla: pareggio a reti bianche per il Chelsea del debuttante Fernandez

Flashscore
Un'azione della partita
Un'azione della partitaAFP
Ancora una volta la squadra di Potter palesa evidenti limiti di gioco e viene fermata in casa dal Fulham

329 milioni spesi sul mercato solo nel mese di gennaio, dei quali 121 per il solo Enzo Fernandez. I problemi del Chelsea, però, restano gli stessi di fine anno scorso, quando dopo aver salutato Tuchel è stato preferito Potter, il quale però di mago ha solo il cognome. E nulla più.

Lo 0-0 finale tra Blues e Fulham fotografa il mediocre spettacolo offerto dalla società che più si è rinforzata nell'ultima sessione di mercato. E nonostante il buon inizio dello stesso Fernandez, la cui maturità lo ha fatto sembrare già in sintonia con l'ambiente, il gioco stenta a decollare. Le occasioni, pochissime, hanno nuovamente messo a nudo i limiti di costruzione del gioco, e se il centrocampista argentino può avere l'attenuante di essere arrivato da poco, l'assenza di gioco non giustifica l'allenatore.

L'assenza di un centravanti di ruolo è sicuramente un'altra delle principali componenti della mediocrità dello spettacolo offerto dagli uomini di Potter, il quale sta ormai deludendo di giornata in giornata. Da inizio anno, infatti, i Blues hanno ottenuto una sola vittoria, per giunta striminzita, contro il modesto Crystal Palace. Nelle altre cinque partite di campionato sono arrivati tre pareggi e due sconfitte, l'ultima delle quali proprio in casa del Fulham.

La classifica dice adesso che il quarto posto, minimo sindacale, dista ben nove punti, ed è occupato da un Manchester United in salute e con una partita in meno da giocare. La realtà, dunque, è che per il momento la mediocrità del Chelsea non è reversibile. Neanche i tanti assegni in bianco usati dalla proprietà nordamericana hanno potuto cambiare qualcosa nell'immediato.

In quest'ottica, il caldissimo derby della prossima settimana in casa del West Ham assume già i connotati di un match critico, dal quale Potter dovrà davvero venirne fuori con una magia, se non vorrà essere fagocitato nel tritacarne delle critiche che, giustamente, gli spettano.