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Premier League, l'uragano Kane stordisce il City in una serata da record

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Kane urla al cielo dopo il gol decisivo
Kane urla al cielo dopo il gol decisivoAFP
Il centravanti del Tottenham decide la grande sfida tra Conte e Guardiola. E lo fa con un gol che entra nella storia

Legato anima e corpo al suo Tottenham, Harry Kane non ha deluso le aspettative nell'incontro cruciale contro il Manchester City, che al triplice fischio finale ha visto gli Spurs trionfare proprio per via di un gol realizzato dal loro centravanti. Un gol che vale oro sia per la squadra, che si riporta sotto in zona Champions League, ma che vale tantissimo per il calciatore, che supera il record di  Jimmy Greaves, arrivando a quota 267 (200 in Premier League) in tutte le competizioni, diventando così il miglior marcatore di sempre della squadra del Nord di Londra.

Un record che, per giunta, cade in concomitanza con una delle partite più importanti e contro un serio candidato alla vittoria del campionato. Quel City che Pep Guardiola voleva riportare a due punti dall'Arsenal primo in classifica, ma che è stato fermato dalla forza d'animo degli Spurs. Il lampo dell'uragano, sotto forma di gol, è arrivato al 15esimo del primo tempo, quando l'esagerata ricerca dell'uscita dal basso ha tradito Guardiola, il cui pretoriano Rodri veniva fagocitato dall'entusiasmo del pressing rivale. Il pallone finiva a Kane, che non tremava davanti a Ederson, e si dimenava in un'esultanza simbolica che resterà nella storia. Adesso il centravanti degli Spurs si trova a sole otto reti da Wayne Rooney e 60 da Alan Shearer, gli altri due inglesi più prolifici di sempre.

La resistenza nel finale doveva essere portata a termine in dieci contro undici, per colpa dell'espulsione di Cristian Romero, che per un fallo su Jack Grealish vedeva il secondo giallo all'88esimo minuto.

Per uno strano scherzo del destino il Tottenham ha finito col dare all'Arsenal una gioia importante dopo la sconfitta di ieri al Goodison Park. Se i Gunners sono ancora primi con cinque punti di vantaggio, infatti, lo devono ai nemici di sempre, quegli Spurs che pur di disputare la prossima Champions League sono disposti anche a dare una mano ai rivali storici.