Platini elogia Motta: "Con lui la Juve aprirà un ciclo", e su Yildiz: "Può indossare la 10"
"Motta è un intenditore di calcio. Lo conosco, era al Psg, bel giocatore, uomo intelligente. Dovunque è andato ha fatto bene. Giusto puntare su di lui. Gli piace un calcio offensivo e spettacolare. L’allenatore giusto per gestire questa transizione e far partire un ciclo vincente e giovane. Un bambino vuole vincere sempre, ma un po’ di alternanza fa bene al calcio". Queste le parole di Michel Platini, leggenda del calcio ed ex della Juventus, sulla situazione attuale della Vecchia Signora.
Il francese, oggi ritiratosi anche da ruoli dirigenziali, ha esaltato il ruolo del neo allenatore juventino e ha anche tracciato il cammino per la sua ex squadra: "Lo so che quattro anni senza scudetto sono tanti, ma anche dopo di me è successo. Poi si torna a vincere. La Juve si è resa conto di non poter rivaleggiare con Real, City, Psg, non ha più i mezzi di arabi e altri proprietari, quindi deve creare un grande collettivo. Oggi i ds sono importanti come gli allenatori". Interrogato, invece, sull'ex tecnico bianconero Massimiliano Allegri, ha detto: "Temo non avesse i giocatori giusti per il suo gioco.
Quando gli si è fatto notare che nell'ultima partita della Juve la maglia numero 10, che è stata sua, è stata indossata dal giovane Kenan Yildiz, Le Roi ha commentato: "La 10? Se gliel’hanno data e lui l’ha voluto vuol dire che ha personalità. Gli auguro tutto il meglio per il bene della Juve e del calcio. Sia un 10 come me, un creativo, uno di quelli che inventa. Si ispira a Bellingham, a Messi, a Zidane, non posso dire a me perché non mi ha visto giocare”.
Un giudizio, Platini lo ha dato anche su Khephren Thuram, suo compatriota: “Al Nizza era elegante, gran fisico, buona tecnica e valori che gli ha tramandato papà Lilian". Poi, ha detto la sua anche su due centrocampisti francesi che non giocheranno più per la Juve: "Rabiot? Bel giocatore, fisico e tecnico, ma era finito il suo ciclo. Per Pogba non so cosa dire, era l’immagine simpatica, gli volevano bene tutti. Visto da lontano è un peccato e un grande dolore”.
Per quanto riguarda il centravanti, Platini prende le difese di Dusan Vlahovic: "Come succedeva a Trezeguet, se non segni sei criticato. Il destino del centravanti è uno solo".