La polacca, numero uno del mondo, ha dominato sulla terra rossa di Parigi, vincendo quattro degli ultimi cinque tornei ed è imbattuta da quando ha perso ai quarti di finale contro la greca Maria Sakkari nel 2021.
La cinque volte campionessa del Grande Slam, che ha vinto gli US Open nel 2022, cerca di andare molto più lontano di quanto non abbia fatto ai Giochi di Tokyo del 2021, dove ha perso contro Paula Badosa al secondo turno.
La Swiatek, 23 anni, ha avuto tutto il tempo di prepararsi per le Olimpiadi di Parigi dopo l'uscita anticipata da Wimbledon, dove ha perso al terzo turno contro Yulia Putintseva.
La dolorosa sconfitta sull'erba dell'All England Club ha interrotto bruscamente la striscia di 21 partite vinte.
In seguito le è stato chiesto come si sarebbe preparata per le Olimpiadi di Parigi.
"Sicuramente prenderò una lezione e mi riposerò un po' di più", ha detto. "Non so, sento che anche se non ho fatto una buona prestazione in questo torneo, per come sta andando l'intera stagione, me lo merito.
"Dovrei letteralmente fare meglio perché non sarò in grado di affrontare l'intera stagione giocando un buon tennis".
Sfida agli Open di Francia
Nel 2020, Swiatek si è annunciata al mondo del tennis vincendo gli Open di Francia senza perdere un set.
È stata la prima giocatrice polacca, uomo o donna, a vincere un titolo di singolare del Grande Slam e da allora ha dominato l'evento, con l'unica battuta d'arresto di tre anni fa.
Il mese scorso ha battuto l'italiana Jasmine Paolini in una finale a senso unico, diventando la quarta donna nell'era moderna a vincere la Coupe Suzanne Lenglen per quattro volte dopo Justine Henin, Chris Evert e Steffi Graf.
La numero uno del mondo ha anche completato la tripletta Madrid-Roma-Roland Garros sulla terra battuta. L'unica altra donna nella storia a riuscirci nella stessa stagione è Serena Williams.
Swiatek ha un pedigree sportivo: suo padre Tomasz ha rappresentato la Polonia nel canottaggio alle Olimpiadi del 1988 a Seul.
"Di solito un bambino piccolo ha difficoltà a colpire anche solo una o due palle, ma lei riusciva a continuare per decine di colpi", ricorda Artur Szostaczko, il suo primo allenatore.
"Era una combattente.... Sapevo che se si fosse arrivati a un super tie-break, non c'era da preoccuparsi: Iga non sarebbe crollata sotto la pressione".
Szostaczko allenò Swiatek fino all'età di 10 anni.
In seguito fu allenata da Michal Kaznowski, che ricorda come Swiatek volesse sempre essere trattata alla pari con la sua laboriosa sorella maggiore Agata.
"Iga si arrabbiò molto con me perché proposi un'esercitazione di base in cui davo otto palle ad Agata e solo sei a Iga perché era più giovane", ha raccontato Kaznowski.
"Questo l'ha fatta arrabbiare. È andata da suo padre e ha detto che ne voleva altrettanti come Agata".
Swiatek spera che questa determinazione la porti fino alla medaglia d'oro sui suoi campi preferiti a Parigi.