Dopo le giornate difficili e di preoccupazione, Gianmarco Tamberi sconfigge le coliche renali ma perde in finale del salto in alto.
Il campione italiano stringe i denti dopo una giornata cominciata col piede sbagliato in ospedale e si presenta di fronte all'asticella per scrivere un'altra pagina di storia per sé stesso e per l'Italia. Gimbo ci prova con tutte le forze rimaste nel proprio corpo, facendo affidamento sulle sue molle che, però, non funzionano come solito.
L'azzurro supera in extremis la misura di 2.22, dopo due tentativi falliti e una sensazione negativa nell'aria. Tamberi però non vuole mollare e, con l'aiuto del pubblico, cerca la spinta necessaria per saltare oltre l'asticella alzata a 2.27, senza però riuscire a superarla.
Tamberi ha terminato la sua corsa olimpica dopo tre tentativi falliti sulla misura di 2.27, salutando il sogno dell'ennesima medaglia Olimpica. Alla fine il malessere ha prevalso sulla sua voglia di vittoria, lasciandolo privo di forze sia fisicamente che mentalmente.
Lacrime di Tamberi, subito rincuorato dagli amici e dall'allenatore presenti sugli spalti. Applausi da parte del pubblico e dei colleghi che hanno provato a sostenerlo in un momento delicato della sua carriera sportiva.
"Parigi era la mia ultima vera gara a cui ho dedicato la vita"
"Mi spiace da morire perchè nonostante tutto quello che è successo pensavo di poter fare qualcosa. Ho lavorato tanto per questa gara. Cerco solo di stare tranquillo e non pensare a quello che è successo, non riesco ad accettarlo". Gianmarco Tamberi scoppia in lacrime davanti ai microfoni Rai dopo l'eliminazione nella finale del salto in alto a Parigi nonostante i problemi di salute. "Parigi era la mia ultima vera gara a cui ho dedicato la vita, non mi sono mai fermato a guardare. Mi dispiace da morire, sono sincero nel dire che non me lo meritavo quello che è successo questa notte e domenica scorsa. Ci ho provato ma è andata male"