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Nicki Bille Nielson, ex nazionale danese, arrestato per una rapina al supermercato

Mário Rui Ventura
Nicki Bille Nielson con la Danimarca nel 2011
Nicki Bille Nielson con la Danimarca nel 2011Claus Fisker / EPA / Profimedia
L'ex nazionale danese che ha militato anche nelle file di Reggina e Lucchese, oggi 36enne, è stato posto in custodia cautelare dopo aver commesso una rapina in un supermercato.

Secondo il quotidiano Ekstra Bladet , il 4 settembre Nicki Bille Nielson avrebbe fatto irruzione in un negozio Coop 365 di Hvidovre, in Danimarca, per sottrarre una bottiglia di vino, un succo di frutta e cibo thailandese per un valore di 176 corone danesi, pari a circa 24 euro.

Oltre alla rapina, gli eventi sono degenerati seriamente quando due dipendenti del locale hanno opposto resistenza e gli hanno impedito di uscire. Di fronte a questo scenario, l'ex giocatore di Reggina, Lucchese, Nordsjaelland, Lech Poznan e Rayo Vallecano è diventato più aggressivo e ha addirittura afferrato uno dei dipendenti, minacciandolo fisicamente.

"Ti faccio saltare il mento e mangerai yogurt per sei settimane", è stata una delle frasi minacciose che Nicki Bille Nielson ha rivolto al personale del supermercato.

Dopo che i due dipendenti hanno detto che avrebbero denunciato il fatto alla polizia, Nicki Bille Nielsen avrebbe risposto: "Vi verrò a prendere quando sarete fuori servizio".

Nicki Bille Nielsen si è dichiarato colpevole, tramite l'avvocato difensore Mie Holm Quast, di furto e di aver minacciato un dipendente. Dopo un'udienza presso la Corte dei magistrati di Glostrup, l'ex nazionale danese rimarrà in custodia per le prossime quattro settimane.

Non è la prima volta che l'ex giocatore ha a che fare con la giustizia danese: nel 2019 è stato condannato a quattro mesi di carcere per aver minacciato un ciclista con un dispositivo ad aria compressa, aggredito un portiere, minacciato un'infermiera e per possesso di cocaina.

Nel 2022 ha ricevuto un'ulteriore condanna a cinque mesi dopo atti di violenza in un locale notturno. Dopo una revisione della sentenza, l'ex calciatore si è visto ridurre la pena a tre mesi e gli è stata comminata una multa che gli impedisce di frequentare locali notturni per sei mesi.