NBA: Utah cede il passo a Miami, ma è finalmente Fontecchio
Nonostante sia arrivato tardi in Nba, Simone Fontecchio (27 anni) sta dimostrando di poter dire la sua. Il cestista azzurro, limitato in questa stagione dai suoi problemi fisici, sta migliorando, partita dopo partita, il proprio rendimento e, nonostante la sconfitta finale dei suoi Jazz contro gli Heat (119-115), ha messo a referto una partita straordinaria, la sua migliore da quando è arrivato negli States.
23 punti in appena 29 minuti dalla panchina con 8 su 17 dal campo e cinque triple. Per Simone, a referto anche 5 rimbalzi, un assist e una palla recuperata: "È andata bene. Soprattutto nel primo tempo ho trovato un po’ più di spazio, nel secondo tempo un po’ meno, però sono sempre felice quando riesco ad aiutare la mia squadra. È chiaro, quando giochi di più e inizi a vedere il parquet di più i tuoi compagni ti cercano ed è tutto più facile. L'NBA? Penso sia un mondo completamente diverso. È normale avere un periodo di adattamento e piano piano capire i meccanismi, anche il gioco è un po’ diverso in America. Spero di restarci a lungo", le parole a fine gara dell'azzurro.
Per quanto riguarda la classifica, grazie a questa vittoria, Miami consolida il settimo posto a Est (37-33) e conserva buone possibilità di acciuffare anche la sesta e ultima piazza diretta per i playoff occupata in questo momento dai Knicks (40-30), mentre i Jazz sono dodicesimi (33-36) a Ovest, ma poco distanti dalla settima posizione dei Timberwolves (35-34). Ciononostante se ingrana Fontecchio, Markkanen ha un buon socio per provarci.
Per quanto riguarda il resto degli incontri, vittorie che fanno morale e soprattutto classifica a Ovest per i Dallas Mavericks e i Golden State Warriors, rispettivamente contro Memphis e Phoenix, mentre dall'altra parte i Milwaukee Bucks, trascinati da un immenso Giannis Antetokounmpo (46 punti e 12 rimbalzi per lui al rientro), hanno approfittato del passo falso dei Boston Celtics contro i Rockets per allungare in classifica.