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Napoli-Juventus, Allegri: "Spalletti buffo e divertente. Per loro è più importante di noi"

Napoli-Juventus, Allegri: "Spalletti buffo e divertente. Per loro è più importante di noi"
Napoli-Juventus, Allegri: "Spalletti buffo e divertente. Per loro è più importante di noi"AFP
L'allenatore dei bianconeri sfida il suo conterraneo Spalletti elogiandone le capacità, e scaricando la tensione sugli avversari

L'attesissimo scontro tra Napoli e Juventus è già iniziato. A conferma di tutto ciò ci sono le dichiarazioni pre gara di Massimiliano Allegri, che ha voluto dire la sua sul suo collega Luciano Spalletti, toscano come lui: "Ho grande stima di Luciano, è talmente buffo e divertente che ogni tanto litighiamo come lo scorso anno. Io non sono allenatore, faccio questo mestiere per sbaglio e dovevo fare altra roba (ride, ndr). Affrontarlo è una bella sfida. Luciano è molto bravo, è uno dei più bravi, se non il migliore ad allenare e a insegnare"

Per il tecnico juventino, la partita di domani è molto importante, eppure a bocce ferme Allegri è convinto di una cosa: "Per loro è una gara più importante che per noi". Tentativo di destabilizzare l'ambiente avversario o convinzione assoluta? Dall'alto delle otto vittorie consecutive senza subire gol, il tecnico livornese analizza l'ottimo momento dei suoi: "Abbiamo ricominciato, l'ho detto prima di Cremona. Le partite sono tutte strane, bisogna essere bravi a giocarle e i miei ragazzi sono stati bravi. Domani bisogna giocare una gara con tecnica, intensità. È una gara difficile, è uno scontro diretto in casa della squadra più forte del campionato. Lo dimostra la classifica, è una bella sfida. Bisogna avere voglie ed entusiasmo".

Infine, Allegri ha lasciato il suo giudizio sugli avversari di domani, tornando anche a parlare di Spalletti: "La classifica dice che hanno perso solamente una partita e hanno 44 punti, sono i favoriti del campionato. Sono forti tecnicamente e ben allenati, Luciano Spalletti è il migliore ad allenare e lo sta dimostrando a Napoli. L'ha fatto a Roma, a Milano. Due mesi fa nessuno credeva che la Juve potesse arrivare in queste condizioni. Dobbiamo pensare a lavorare e a raggiungere l'obiettivo finale, è quello che conta".