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Formula 1: Alpine Racing e Honda Racing protagoniste di violazioni procedurali

La stagione 2023 è stato il terzo anno in cui le squadre sono state sottoposte a restrizioni per quanto riguarda il tetto dei costi.
La stagione 2023 è stato il terzo anno in cui le squadre sono state sottoposte a restrizioni per quanto riguarda il tetto dei costi.Bernadett Szabo
Tutti i 10 team di Formula 1 hanno rispettato il tetto dei costi per il secondo anno consecutivo nel 2023, ma sono state individuate violazioni procedurali per i produttori di motori Alpine e Honda, ha dichiarato mercoledì la FIA.

La stagione 2023 è stata la terza sottoposta alle restrizioni del tetto dei costi per le squadre, che sono state limitate a 138,6 milioni di dollari, e la prima per i produttori di propulsori, dato che lo sport si muove verso un nuovo motore nel 2026.

"La CCA (Cost Cap Administration) conferma che, sebbene Alpine Racing SAS e HRC (Honda Racing Corporation) siano state ritenute entrambe inadempienti dal punto di vista procedurale, nessuna delle due ha superato il livello di cost cap", ha dichiarato la FIA in un comunicato.

"Sia Alpine Racing SAS che HRC hanno sempre agito in buona fede e stanno attualmente collaborando con la CCA per concludere la questione".

La FIA ha dichiarato che la CCA intende proporre un accordo tramite un Accepted Breach Agreement (ABA) "considerando la natura della violazione, la complessità dei nuovi regolamenti finanziari... e le sfide associate al loro primo anno di attuazione".

Le violazioni procedurali non sono state dettagliate, ma potrebbero riferirsi alla presentazione tardiva di documenti o a errori nella documentazione fornita.

Un'ABA comporterebbe una multa e non una sanzione sportiva. Alpine è di proprietà di Renault, mentre Honda è attualmente partner dei campioni Red Bull, ma alimenterà Aston Martin a partire dal 2026.

Nel 2022 l'Aston Martin è stata multata di 450.000 dollari per una violazione procedurale, mentre nello stesso anno la Williams ha pagato una multa di 25.000 dollari ai sensi dell'ABA per non aver rispettato la scadenza per la presentazione dei conti della squadra per il 2021.

Gli altri quattro costruttori di motori che hanno presentato domanda per gareggiare nel 2026 erano in regola. Il regolamento dei motori per il 2023 prevedeva un limite di spesa di 140,4 milioni di dollari.