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F1: Verstappen medita l'addio dopo il caso delle parolacce: "Quando è troppo è troppo"

Max Verstappen
Max Verstappen MORGAN HANCOCK/NurPhoto/NurPhoto via AFP
Dopo la condanna a lavori di pubblico interesse per aver pronunciato una parola di troppo in conferenza stampa, l'olandese è sempre più ai ferri corti con la FIA.

Dopo dieci anni in Formula 1, il campione in carica Max Verstappen potrebbe lasciare il circuito dopo le ultime vicende che lo hanno coinvolto personalmente.

L'olandese, che questa stagione non si sta esprimendo ai livelli della scorsa (quasi impossibile ripetersi, in effetti), non ha digerito la squalifica, una condanna a lavori di pubblico interesse, comminata per aver usato una parolaccia ('fucked') nel corso di una recente uscita pubblica precedente al GP di Singapore.

Il pilota della Red Bull non sarebbe più disposto a un trattamento di censura da parte della FIA e si è sfogato: "Non so quanto prenda sul serio la mia opinione, ma per me quando è troppo è troppo. Le corse e la F1 continueranno anche senza di me".

E poi ancora, come riportato da La Gazzetta dello Sport: “Lo stesso discorso vale per me, non è un problema. Io rimarrò sempre me stesso e non cambierò. Queste cose decidono sicuramente anche il mio futuro. Non puoi essere te stesso, altrimenti devi affrontare questo tipo di sciocchezze. È davvero stancante”. 

Il momentaccio di Red Bull e il futuro di Max

Quella di un ritiro dalle competizioni è ancora un'ipotesi remota, anche in virtù del contratto fino al 2028, comunque è certo che più di qualcosa si sia rotto nella scuderia, già interessata dal caso Horner qualche mese fa e dall'addio di Newey e adesso in crisi di risultati.

Non è neanche la prima volta però che Verstappen manifesta la volontà di non terminare la sua carriera in Formula 1 ma di provare nuove esperienze sempre all'interno del mondo dei motori, visto che ha iniziato da minorenne a confrontarsi in F1.