Mondiali, la vendetta di Messi contro Van Gaal: "Predica calcio ma poi gioca lungo"
Hanno in comune solo il passato al Barcellona Lionel Messi e Louis Van Gaal. Taciturno ed estroso il primo, autoritario e chiacchierone il secondo, ieri sera hanno visto i loro ego scontrarsi nuovamente. Il trionfo dell'Argentina sull'Olanda, arrivato ai rigori dopo due agonici tempi supplementari, ha visto il rosarino ergersi a grande protagonista con un gol e un assist, ma è stato nella sessione dei decisivi tiri dal dischetto che Messi si è esibito in un gesto emblematico.
Dopo aver spiazzato il portiere avversario, il 10 argentino si è messo le mani dietro le orecchie. L'intenzione, tuttavia, non era quella di sentire il boato del pubblico bensì di rivolgere questa speciale posa all'allenatore olandese. Il motivo? Durante la sua esperienza al Barcellona lo stesso Van Gaal aveva bistrattato Juan Roman Riquelme, che con Messi ha condiviso un'epoca in nazionale, dicendogli: "Quando abbiamo la palla sei il miglior giocatore del mondo, ma senza di essa giochiamo con un uomo in meno".
E la posa da 'Topo Gigio', come dicono in Argentina, era stata storicamente sdoganata proprio dal 'Mudo' dopo un gol con la maglia del Boca Juniors. Il numero 10 Xeneize dedicò questo gesto all'allora presidente Mauricio Macri subito dopo un gol per mostrare il suo risentimento dopo alcuni confronti non certo cristallini tra i due. A partire da quel momento, quell'esultanza restò misticamente inquadrata nell'immaginario collettivo argentino. Ed è da lì che è partita la vendetta di Messi verso Van Gaal. Una vendetta che è poi proseguita a livello retorico, quando il rosarino ha esclamato: "Van Gaal predica un bel calcio, ma oggi la sua squadra ha solo spazzato la palla in avanti".
Da lontano, sorseggiando il suo mate, Riquelme avrà sicuramente gradito. E, così come nel 2014, Messi stende Van Gaal ai rigori. E anche se stavolta in palio non c'era la finale, il piacere di Messi è stato doppio.