Mondiali, la nazionale danese arriva con la convinzione di poter fare la storia
È una nazionale abituata agli exploit, quella della Danimarca. Specialmente nei tempi moderni, come testimonia la grande e inaspettata vittoria all'Euro '92 in Svezia quando fu ripescata dopo la disgregazione di quella che all'epoca era la Jugoslavia.
Sei anni dopo sarebbero stati sempre i danesi a far tremare il Brasile in un famoso quarto di finale dei Mondiali nel quale solo l'estro di Rivaldo tolse le castagne dal fuoco ai sudamericani. Poi, dopo un lungo periodo di anonimato, ecco che all'inizio del nuovo decennio, una generazione irriverente e di classe cambia nuovamente il paradigma del calcio danese.
Al comando di questa brigata il tecnico Kasper Hjulmand (50), che ha plasmato attorno a sé un gruppo solido e pieno di talento, che fa riferimento al difensore centrale e capitano Simon Kjaer (33), uno degli uomini più esperti del Milan campione d'Italia. Sono lui e l'ex Inter Christian Eriksen (30), i pilastri di questa Danimarca che si appresta ad andare ai Mondiali di Qatar come una delle realtà più interessanti.
Eriksen, sopravvissuto a un attacco cardiaco proprio durante una partita dello scorso europeo, è diventato in principale motivatore dei compagni, che nel torneo continentale vinto dall'Italia sono arrivati fino alle semifinali, dimostrando di poter dare del filo da torcere a chiunque.
In una recente intervista alla Reuters, il commissario tecnico danese ha spiegato chiaramente qual è la sua idea di calcio: "Per me, è tutto incentrato sulla qualità dei giocatori e sulla creazione di una squadra che possa competere in modi diversi contro avversari diversi". E in effetti, di qualità la Danimarca non difetta, come dimostrato nelle qualificazioni ai Mondiali, dove i vichinghi hanno inanellato nove vittorie consecutive che gli hanno permesso di staccare direttamente il pass per il Qatar.
Inseriti nel gruppo D insieme a Tunisia, Francia e Australia, gli uomini di Hjulmand affrontano questa nuova sfida con l'entusiasmo di chi arriva con i giri giusti e con la grinta di una squadra che vuole diventare davvero grande.