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Mondiali, il Belgio dovrà difendere il numero 1 del ranking col dubbio Lukaku

Antonio Moschella
Romelu Lukaku
Romelu LukakuAFP
Il selezionatore dei Diavoli Rossi Roberto Martinez non conterà sul nerazzurro se non potrà essere disponibile per l'inizio del Mondiale

Prima di giovedì, Roberto Martinez (49) non scioglierà le riserve su Romelu Lukaku (29). Il selezionatore del Belgio aspetterà infatti ancora due giorni prima di diramare la lista ufficiale dei suoi convocati per i Mondiali di Qatar. E tra questi tutti sperano ci possa essere il centravanti dell'Inter, il quale però si trascina ancora dietro il problema al bicipite femorale. 

Il tecnico catalano, sulla panchina dei Diavoli Rossi dal 2016, è stato chiaro riguardo le possibilità di portare in Qatar Lukaku: "In questo preciso momento non è arruolabile", ha commentato Martinez a l'Équipe, per poi continuare: "Nel caso in cui non fosse disponibile per le prime tre partite del torneo, non verrà convocato". 

A parte i 22 minuti disputati contro la Sampdoria e i sette contro il Viktoria Plzen, dove è andato in gol, Big Rom è ormai un lungodegente, ed è per questo che lo staff medico del Belgio ha voluto averlo qualche giorno prima, onde valutare da vicino il suo stato fisico. A parte il primo match di campionato contro il Lecce, griffato con un gol, il belga non ha mai disputato tutti i 90 minuti di gioco di un incontro, e per il momento vanta cinque presenze totali con la squadra di Simone Inzaghi (46).

Da quanto detto all'Équipe da Martinez, il limite di un possibile recupero per Lukaku è fissato al 1 dicembre, giorno nel quale i Diavoli Rossi affronteranno la Croazia nel terzo scontro del girone di qualificazione. Come a dire, se bisogna occupare uno slot, deve essere per un buon motivo.

L'interista è un valore aggiunto per la sua nazionale, della quale è il massimo goleador di sempre con 68 reti in 102 partite, quattro delle quali messe a referto al Mondiale di Russia 2018, quando la nazionale di Martinez sconfisse il Brasile ai quarti e finì poi terza.  

Attualmente al numero 1 della classifica FIFA, nonostante non abbia mai riportato alcun titolo negli ultimi anni, il Belgio vive un momento di decadenza nel quale vari pilastri della generazione dorata non sono più freschi come anni fa. Oltre a Lukaku è il caso di Eden Hazard (31), capitano dei Diavoli Rossi che però al Real Madrid non ha più spazio, come dimostrano i 229 minuti accumulati da inizio stagione in appena sei spezzoni di partita.

Un discorso simile vale anche per il suo sostituto naturale, quel Dries Mertens (35) che, sebbene integro fisicamente, da quando è andato al Galatasaray ha messo a segno una sola rete in 11 incontri totali. Con Kevin De Bruyne (31) come unico pezzo da 90 ancora in forma, il Belgio affronta l'approdo in Qatar con più dubbi che certezze, ma consapevole che il suo momento d'oro, con ogni probabilità, è passato.