Mondiali, Francia: anche Coman con la febbre, si sospetta l"influenza del cammello"
Durante la colazione della nazionale della Francia, spiccava l'assenza di Kingsley Coman. L'esterno offensivo del Bayern Monaco era rimasto in camera per aver manifestato dei sintomi influenzali simili a quelli che avevano tenuto lontano dal campo Dayot Upamecano e Adrien Rabiot.
Secondo l'equipe medica francese, i processi febbrili sono stati causati dall'eccessiva aria condizionata presente in tutte le strutture locali. Per sicurezza, il calciatore è stato posto in isolamento, onde evitare che qualche altro compagno possa essere contagiato, a maggior ragione a tre giorni dalla finale dei Mondiali contro l'Argentina.
Non si esclude però che si tratti di un virus, la cosiddetta "influenza del cammello" ,appartenente alla famiglia dei coronavirus, che si starebbe diffondendo in Qatar. Deschamps ha messo la squadra in allerta: "Stiamo cercando di stare attenti perché non si diffonda questo virus, che sta colpendo molti calciatori qui al Mondiale. Ti ammali quando ti stanchi troppo, il tuo corpo si indebolisce e sei più vulnerabile".
Sembra difficile perché "influenza del cammello" è il nome comune della (spesso fatale) sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS), un coronavirus zoonotico che può essere trasmesso tra animali e persone, con i cammelli come sospetto tramite. È stato identificato per la prima volta in Arabia Saudita nel 2012.
Un pericolo che è comunque presente nell'area: l'agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito aveva già consigliato ai medici di fare attenzione ai pazienti di ritorno dai Mondiali che soffrono di febbre e difficoltà respiratorie. Allo stesso modo, il ministero della Salute australiano aveva avvertito i cittadini di ritorno dalla Coppa del Mondo FIFA 2022 di "essere consapevoli della sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS)", il virus che causa l'influenza dei cammelli.
Nel frattempo, gli stessi Upamecano e Rabiot sembrano avere del tutto recuperato, e il primo è addirittura riuscito a effettuare tutta la sessione di allenamento prevista. Per quanto riguarda Rabiot, l'idea è poterlo avere a disposizione venerdì.