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Milan, il volo di Diaz in Champions per archiviare la crisi e correre in campionato

Raffaele R. Riverso
Il volo di Brahim
Il volo di BrahimAFP
Il rimpianto per non aver chiuso l'incontro con più di un gol di scarto deve essere trasformato in energia positiva in vista della sfida di ritorno in programma il prossimo 8 marzo a Londra, ma più in generale per ripartire anche in campionato. Pioli intravede la fine de tunnel: "Abbiamo avuto una pausa troppo lunga per ciò che sono le nostre qualità. Questa vittoria è fondamentale per il morale"

Nel volo di Brahim Diaz ci sono tutte le speranze del Milan. Quelle che i rossoneri avevano prima dell'inizio della gara d'andata degli ottavi di Champions League contro il Tottenham e quelle che la squadra di Stefano Pioli conserva in vista del ritorno.

Per battere gli inglesi - ma anche solo per competere contro di loro - era necessario innanzitutto crederci e, pochi minuti dopo il fischio iniziale, il Milan ha dimostrato di farlo per bene tre volte in pochi secondi. Prima con Theo Hernández che, dopo aver travolto il Cuti Romero, aveva scaricato tutta la frustrazione accumulata sul petto di Fraser Foster superbo, dubito dopo, a ripetersi sul tiro a botta sicura di Brahim.

Ma è stato proprio in quelo momento che i tifosi rossoneri hanno realizzato che, ieri sera, sarebbe andata in maniera diversa. E già, perché il folletto spagnolo, probabilmente il più basso in campo, ha spiccato il volo dando un calcio, anzi, un colpo di testa al destino che aveva preso le sembianze di Foster per impedire alla sua squadra di portarsi in vantaggio.

Nella sua esultanza c'è la rabbia di tutto il popolo milanista che era arrivato intimorito all'appuntamento con la massima competizione europea. E, invece, durante le tanto care note dell'inno della Champions, il Milan ha avuto un flashback e si è ricordato che nell'Europa che conta, soltanto il Real Madrid ha vinto di più.

La rabbia iniziale si è trasformata in rammarico alla fine di un incontro che la squadra di Pioli avrebbe potuto e dovuto vincere con più di un gol di scarto. Le occasioni avute e sciupate da un più vivo (almeno rispetto al solito) Charles De Ketelaere e da un insuperabile Malick Thiaw potrebbero pesare moltissimo sul bilancio finale dell'eliminatoria: "Quando è entrato gli ho detto 'è la tua occasione, farai gol, fidati' - ha assicurato Pioli  riferendosi a CDK - . Malick, dalla sua, ha fatto una grande partita, è stato bravo, lo vedo come lavora negli allenamenti. L'esempio di Kalulu insegna. Questi ragazzi vanno aspettati, è successo con Pierre e con Leao. Ho sempre avuto fiducia nei miei ragazzi".

Thiaw e Richarlison
Thiaw e RicharlisonAFP

Il rimpianto di non aver messo a referto un'altra rete un vista del ritorno a Londra è grande ma, a questo punto, la gara di ieri dev'essere considerata come un punto di partenza e non d'arrivo: "Dispiace non aver fatto un altro gol. Il Tottenham è forte e questa è solo la prima tappa. La seconda sarà ancora più importante".

Ecco, l'arrivo di tappa è fissato per il prossimo 8 marzo quando "sarà ancora più difficile". Ma nessuno ha mai detto che sarebbe stato semplice. Così come nessuno può azzardare ipotesi e annunciare il ritorno del Milan della scorsa stagione. Il primo passo è stato compiuto e, a quanto pare, Pioli intravede già la fine del tunnel: "Abbiamo avuto una pausa troppo lunga per ciò che sono le nostre qualità. Questa vittoria è fondamentale per il morale. Forse non eravamo abituati a tutte queste aspettative che ci siamo creati, ci siamo un po' abbattuti, ma sono convinto che torneremo a giocare il calcio che ci piace".