Mihajlovic: aperta la camera ardente in Campidoglio, c'è anche Spalletti
Tanta commozione in Campidoglio, a Roma, dove è stata allestita la camera ardente di Sinisa Mihajlovic, venuto a mancare lo scorso 16 dicembre al termine di una lunga battaglia contro la leucemia.
A presenziare tante personalità di politica, sport e spettacolo, oltre che tantissimi tifosi che hanno voluto salutare per l'ultima volta uno dei calciatori e allenatori più influenti delle ultime decadi di Serie A. Tra di loro anche Luciano Spalletti, visibilmente commosso.
"Il mio ricordo legato a Sinisa è quando ci siamo visti a Bologna l'ultima volta. Mi disse frasi carine sul Napoli, aveva a cuore la nostra situazione, gli piaceva come squadra e come città. Mi disse cose carine anche sulla stima reciproca che c'era tra di noi", ha detto il tecnico del Napoli. "Era uno che ti faceva subito capire chi avevi di fronte, non aveva il timore di doversi nascondere per poi fregarti o aggirarti. Era molto diretto, suscitava subito questo senso di persona vera", ha concluso.
A onorare Mihajlovic tantissimi fiori, le corone della Fifa, della Roma e della Lazio, ma anche alcune sciarpe di Lazio, Torino e Bologna che sono state poste sulla bara.
Ignazio La Russa, presidente del Senato, dopo l'ultimo saluto all'allenatore ha dichiarato: "È un combattente, lo è stato dal primo giorno all'ultimo. Lui ha dimostrato che questo è possibile. Ha tirato calci di punizione contro le porte avversarie, ma anche contro le avversità della vita, ed erano sempre calci vincenti".
La Camera ardente, allestita nella Sala della Protomoteca, rimarrà aperta fino alle 18.
I funerali si terranno lunedì mattina a Roma, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Piazza della Repubblica.