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Malagò esalta la squadra olimpica azzurra: "A Parigi giochi da record per lo sport azzurro"

ANSA
Malagò con Tamberi
Malagò con TamberiAFP
Il presidente del Coni ha poi aggiunto: "L'Italia non è razzista, ma una minoranza ci fa vergognare"

A Parigi l'Italia "ha ripetuto nei numeri il record di Tokyo". Ma "in questi numeri tutto è migliorato, a partire dall'indice di competitività nel quale siamo quarti al mondo, dietro Stati Uniti, Cina e Germania. Paesi con popolazioni e strutture sportive non paragonabili alle nostre". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ospite del programma 'Morning News' (Canale 5).

Il numero 1 dello sport italiano ha accennato anche alla vicenda della pugile algerina Imane Khelif, che ha denunciato per cyberbullismo Elon Musk e JK Rowling per gli attacchi ricevuti via social: "Viviamo in un epoca in cui, giustamente, ognuno può esprimere la propria opinione, senza tener conto degli aspetti tecnici. Medici e scienziati hanno valutato i valori, conoscono i parametri della pugile e mi fido dei soggetti preposti ai controlli e competenti. Questa atleta gareggia da anni, era già a Tokyo e ha vinto l'oro di Parigi con tre incontri ai punti, non per K.O. tecnico".

Chi ha imbrattato il murale dedicato a Paola Egonu ha commesso un atto di "follia, non serve spendere altre parole. Io non penso che l'Italia sia un paese razzista, ma c'è una minoranza che ci fa vergognare per quello che fa". Chiusura sui Giochi invernali di Milano-Cortina: "È un modello organizzativo vincente - ha sottolineato Malagò - e complicato a livello organizzativo, anche per via della fase Covid". 

Quanto alla polemica con il ministro dello Sport Abodi, "non c'è nulla da chiarire. Sono rimasto dispiaciuto da certe sue frasi pronunciate durante le Olimpiadi, che considero una caduta di stile e seguono le logiche di chi ricopre certi ruoli". "Lo sport senza la politica non va da nessuna parte, ne sono convinto, però la politica, nel proprio interesse, non deve fare l'errore di occupare lo sport" ha concluso Malagò.

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