Lutto nel mondo del calcio: è morto Carletto Mazzone, aveva 86 anni
Se n'è andato un mito del calcio italiano, Carletto Mazzone. Soprannominato "Sor Carletto o Sor Magara" per il suo accento romanesco è stato il tecnico di tantissime squadre: dall'Ascoli, dove ha iniziato la sua carriera di allenatore, al Livorno dove l'ha terminata nel 2006.
Focoso, schietto e sempre pronto alla battuta è stato uno dei personaggi più carismatici del nostro calcio. Era amatissimo a Roma, città dov'è nato e squadra che ha allenato dal 1993 al 1996. Nonostante risultati non eccelsi, con due quinti posti e un settimo, è stato l'allenatore che ha lanciato in prima squadra un certo ragazzino biondino che diventerà una leggenda della squadra: Francesco Totti. È rimasto nel cuore dei tifosi giallorossi e nell'immaginario di tutti i tifosi italiani anche per quella folle corsa sotto la Sud dopo il derby vinto per 3-0.
A Brescia ha invece guidato le rondinelle all’epoca di Roberto Baggio, Andrea Pirlo e Pep Guardiola. Altro ambiente che lo ha amato alla follia e ne ha amato i simpatici eccessi. Anche qui, corsa indimenticabile durante il 3-3 con l'Atalanta.
Giocatore nelle giovanili della Roma, con cui esordì anche tra i professionisti nel 1959, ha vissuto le migliori stagioni ad Ascoli, squadra con cui collezionò 219 presenze mettendo a segno anche 11 reti in quasi 10 stagioni. L'Ascoli lanciò anche la sua carriera da allenatore: dopo 7 anni con le giovanili arrivò alla prima squadra che allenò tra il 1969 e il 1975.
Fu l'inizio di una carriera da allenatore durata quasi 40 anni. Passò poi per le panchine di Fiorentina, Catanzaro, Bologna, Lecce, Pescara, Cagliari, Roma (il grande amore), Napoli, Perugia, Brescia e Livorno. Nel 2019 gli è stata intitolata la nuova tribuna Est dello Stadio Cino e Lillo Del Duca di Ascoli Piceno, e nello stesso anno è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano.
Qui sotto il ricordo di Guardiola quattro anni fa: