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Leghe e calciatori contro la Fifa: presentato reclamo all'Unione Europea sui calendari

Aggiornato
Lassana Diarra
Lassana DiarraBERTRAND GUAY / AFP
Il massimo organismo del calcio mondiale, nel frattempo, ha fatto sapere che intende rivedere una parte dei regolamenti sui trasferimenti dei calciatori: "La Fifa lavorerà per determinare le conclusioni da trarre dal caso Diarra e le relative modifiche da apportare all'articolo 17"

L'associazione delle Leghe europee e Fifpro Europe, il sindacato dei calciatori, insieme a LaLiga, hanno presentato reclamo alla Commissione Ue contro la Fifa per abuso di posizione dominante nell'imposizione del calendario delle partite internazionali 2025-2026, con particolare riferimento al Mondiale per club 2025 e al Mondiale 2026.

"Il calendario internazionale di calcio, eccessivamente saturato, mette a rischio la sicurezza e la salute dei giocatori, e minaccia la sostenibilità economica e sociale di importanti competizioni nazionali apprezzate per generazioni dai tifosi in Europa e nel mondo", denunciano leghe e Fifpro. 

Il reclamo, dettagliato e supportato da prove, è stato formalmente presentato alla direzione generale per la Concorrenza della Commissione europea, con un'azione legale ritenuta "necessaria per salvaguardare il settore del calcio europeo". La presentazione segue un'ampia revisione del caso da parte dei legali che rappresentano Fifpro Europe e le Leghe europee, che hanno approvato il reclamo a luglio.

Conflitto d'interessi

Le Leghe e il sindacato dei calciatori mettono in evidenza il "conflitto d'interessi" della Fifa, denunciando il loro mancato coinvolgimento nelle decisioni sul calendario, e accusano la Federazione internazionale di abusare del suo potere governativo per promuovere i propri interessi commerciali.

La recente giurisprudenza europea - comprese le ultime sentenze della Corte Ue nei casi 'Super League' e 'Diarra' -, viene sottolineato, "chiarisce che, dato il suo conflitto di interessi, la Fifa deve esercitare le sue funzioni regolamentari in modo trasparente, obiettivo, non discriminatorio e proporzionato".

Sul fronte dei calendari internazionali, denunciano ancora le parti, "le regole e la condotta della Fifa sono ben al di sotto di ciò che è richiesto dalla legge dell'Ue, e danneggiano gli interessi economici delle leghe nazionali e la salute e la sicurezza dei giocatori nel calcio europeo". Le Leghe, Fifpro e LaLiga si dicono infine pronte a collaborare con Bruxelles e le istituzioni rilevanti. 

La Fifa apre al dialogo

E proprio il caso di Lassana Diarra ha fare un passo indietro alla Fifa. Alla luce della sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea che ha dato ragione all'ex giocatore francese, stabilendo che alcune regole della federcalcio internazionale sui trasferimenti dei giocatori violano le leggi Ue, l'organismo guidato da Gianni Infantino si è detto pronto ad aprire un dialogo. 

Il governo del calcio mondiale ha annunciato di voler "avviare un dialogo approfondito con gli attori principali". La Fifa intende rivedere una parte dei regolamenti, e apportare modifiche all'articolo 17 delle norme in materia: "La Fifa lavorerà con loro per determinare le conclusioni da trarre dal caso Diarra e le relative modifiche da apportare all'articolo 17 del Regolamento sullo Status e il Trasferimento dei Calciatori (Rstj)", ha spiegato Emilio Garcia Silvero, direttore della Divisione Legale della Federazione Internazionale.

In particolare, si lavorerà sui "parametri per il calcolo dell'indennizzo e delle sanzioni in caso di violazione del contratto" e sul "meccanismo per il rilascio del certificato di trasferimento internazionale che consente ai giocatori di cambiare club". Nei prossimi giorni, la Fifa inviterà formalmente le parti interessate a proporre idee in relazione all'articolo 17 del Rtsp ('Conseguenze della risoluzione di un contratto senza giusta causa').

Gli ultimi anni della carriera di Diarra
Gli ultimi anni della carriera di DiarraFlashscore

 

"Vogliamo sviluppare ulteriormente il quadro normativo, tenendo ovviamente conto delle opinioni e dei suggerimenti di tutte le parti interessate -, ha sottolineato García Silvero -. Per la Fifa la decisione su Diarra è un'opportunità per continuare a modernizzare le norme".

In rotta con il suo ex club, la Lokomotiv Mosca, Diarra era stato multato nel 2016 per oltre 10 milioni di euro per ingiusta violazione del contratto. Chi, a quel punto, voleva ingaggiare Diarra doveva fare i conti anche con la sanzione. Questo in base a un punto delle norme FIFA ora contestato dalla Corte di giustizia europea.

L'amministratore delegato di Lega Serie A De Siervo: "Sovraccarico causato dalla Fifa"

"La Serie A, come quasi tutti gli altri campionati europei, negli ultimi 20 anni non ha aumentato il numero di partite. Al contrario, Fifa e Uefa, ciclo dopo ciclo, hanno incrementato costantemente le dimensioni delle loro competizioni sia per i club che per le nazionali e ora abbiamo raggiunto un punto di saturazione nel calendario". Lo afferma l'amministratore delegato di Lega Serie A, Luigi De Siervo, commentando la presentazione da parte delle leghe e del sindacato calciatori del reclamo alla Commissione Europea per l`imposizione del calendario internazionale da parte della Fifa.

"Il problema del sovraccarico del calendario non è causato dalle competizioni delle leghe - prosegue De Siervo - ma dalla Fifa, con il suo nuovo formato e la durata dei tornei, e dalla Uefa con la Nations League e le nuove competizioni per club, con un numero maggiore di date e partite". 

"Ma la differenza è che la Uefa ha avuto una significativa consultazione con tutte le parti interessate, leghe comprese, e ha deciso una riforma del formato delle competizioni per club dopo una lunga discussione. La Fifa - sottolinea De Siervo - ha imposto il suo nuovo format e le sue competizioni senza alcuna discussione, consultazione e senza accettare di avere alcuna forma di rapporto con gli organizzatori delle altre competizioni".