La Juventus torna alla vittoria. Battuto il Lecce grazie a un outsider
Passa la Juve grazie ad un magia di Nicolò Fagioli (23), alla sua prima segnatura in serie A.
È bastata la prodezza del giovane bianconero, subentrato nella ripresa per uno spento e spaesato McKennie, per firmare la vittoria (1-0) sul campo di un Lecce, ancora alla ricerca del primo successo casalingo in campionato. Davvero pregevole il gran destro di Fagioli, che bacia il palo per poi infilarsi nel sette.
Esultanza e lacrime per il bomber di giornata, che toglie le castagne dal fuoco alla squadra di Allegri, apparsa abbastanza imbarazzante nella prima frazione. Poi i cambi del tecnico toscano (Fagioli e Iling-Junior) e bianconeri con un altro passo.
Il Lecce recrimina per un palo colpito da Hjulmand nel finale, unico sussulto di giornata per i giallorossi. Terza vittoria di fila in campionato per i bianconeri che salgono momentaneamente al sesto posto, ma Napoli ancora lontano.
Per il Lecce ancora uno stop e classifica che comincia a farsi difficile. Allegri, senza Vlahovic, cambia ancora e lancia dal primo minuto il giovane Soulè nel tridente offensivo con Milik e Kostic, con Kean che va in panca.
Baroni punta su Cessay nel reparto offensivo, completato da Strefezza e Oudin, chance dal primo minuto in mezzo al campo per Blin, solo panchina per Umtiti.
Si parte ed il copione sembra essere abbastanza chiaro con la Juve che detta i ritmi del gioco e, non trovando sbocchi centralmente, cerca a più riprese ad allargare il sulle fasce. I padroni di casa, con improvvise ripartenze, provano a sorprendere i bianconeri che devono ricorrere anche a maniere talvolta rudi: a farne le spese nella prima mezz'ora sono Miretti, Cuadrado, Milik e Gatti che finiscono per varie tipologie di fallo sul taccuino dell'arbitro Chiffi.
E il cronometro segna 32 minuti per registrare il primo tiro in porta della gara, con Rabiot che dalla lunga distanza prova di controbalzo dopo un'azione personale di Gatti: ma Falcone è attento, e blocca a terra. Ancora Rabiot (44') di testa sugli sviluppi di un corner: pallone ben indirizzato, ma Falcone è ancora attento. Cala il sipario sulla prima frazione, che registra gli unici sussulti nel finale con Rabiot, per il resto poche emozioni.
La Juve, nonostante il maggior possesso palla, risulta sbiadita e abbastanza nervosa (4 ammoniti), di contro il Lecce amministra senza eccessivi patemi. Si riparte per la ripresa e Allegri opera il primo cambio: dentro Fagioli al posto di McKennie. E l'ingresso del giovane centrocampista sembra dare una maggiore scossa ai bianconeri, che da subito si insediano nella meta campo giallorossa. Gli ospiti pressano, il Lecce soffre e Baroni opera un doppio cambiop: dentro Askildsen e Banda per Blin e Oudin.
Allegri cerca di cambiare l'inerzia della gara e getta nella mischia Kean al posto di Miretti, buona la sua prova. La gara si accende e Milik (64') dal limite dell'area trova Falcone attento nella respinta a mani aperte. Ancora linfa verde in casa Juve con Iling-Junior che subentra al 72'. Un minuto e il giovane si rende protagonista. Assist perfetto per Fagioli che si gira senza pensarci su, destro a giro dal vertice dell'area di rigore: traiettoria splendida e pallone che si insacca all'incrocio dei pali, con Falcone che accompagna con lo sguardo la sfera in gol (73').
Ancora cambi in casa Lecce con Di Francesco, Colombo e Rodriguez per Strefezza, Cessay e Gonzalez, mentre sul fronte opposto Bonucci rileva Soulè. Il Lecce crede nel clamoroso pareggio, Hjulmand, sugli sviluppi di un corner, da fuori area tira una sassata che sbatte sul palo. Pareggio sfiorato con il primo tiro nello specchio dei giallorossi. I minuti di recupero non cambiano il risultato.
La Juve sbanca Lecce grazie a Fagioli, e sorriso ritrovato dopo l'eliminazione in Champions.