Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più

La grande occasione di Vincenzo Grifo, un italiano vero di Germania che sfida la Juventus

Antonio Moschella
Vincenzo Grifo
Vincenzo GrifoProfimedia
Il classe 1993, già convocato da Roberto Mancini in nazionale, affronta per la prima volta un club che milita nella Serie A, quel torneo che ha ammesso di aver sempre sognato

Il nome e il cognome non mentono. Anzi, sono certificazioni d'indiscutibili origini italiane. Vincenzo Grifo, attaccante del Friburgo, ha nel sangue il dinamismo e l'audacia dei meridionali. Colpa dei suoi genitori, un siciliano e una pugliese, che nonostante lui fosse nato quasi 30 anni fa in Germania lo hanno cresciuto come erano stati allevati loro dai rispettivi genitori. 

Se il sangue non mente, la carriera neppure. L'attaccante esterno della squadra che oggi sfiderà la Juventus si è formato esclusivamente nel paese teutonico, dove ha iniziato a giocare a 4 anni per poi fare il grande passo a 18 anni nel Karlsruher, squadra della città in cui nacque Oliver Bierfhoff. E fu in quella piccola e tranquilla realtà dove iniziò a sviluppare una certa ossessione per i tiri su calcio piazzato, fermandosi dopo l'allenamento per migliorare in questo fondamentale. Insieme a lui a calciare si intratteneva un certo Hakan Calhanoglu, oggi pilastro dell'Inter e anch'egli molto dotato dal punto di vista balistico. 

La sua carriera, tuttavia, non partì a razzo, bensì trovò il cambio decisivo dopo l'approdo proprio al Friburgo, che nella stagione 2015-16 puntò su di lui in seconda divisione per poter provare la scalata fino in Bundesliga. Un obiettivo ottenuto grazie a soprattutto al suo contributo di 14 gol e 15 assist totali, cifre che lo resero l'autentico protagonista di una storica promozione. Era il click definitivo per un talento in erba che dopo un buon primo anno nella massima serie tedesca passò prima al Borussia Mönchengladbach e poi all'Hoffenheim, dove avrebbe fatto il suo debutto in Champions League agli ordini di Julian Nagelsmann. Poi, il ritorno al Friburgo, il suo posto nel mondo, una ridente località vicino alla Foresta Nera nella quale l'organizzazione e la calma la fanno da padrone. 

Ed è proprio sulla sua felicità in questo luogo e in questo club che lo hanno spinto alle ultime dichiarazioni di amore verso i bianconeri del Sud della Germania:  "Sto bene qui, in estate ho rinnovato, la squadra mi supporta, la città mi stima. La Serie A è un sogno, l'ho detto tante volte ma lo era da bimbo. A Friburgo sto bene e stiamo facendo molto bene, stiamo facendo una bellissima stagione ed è la cosa importante: sono in forma e voglio dimostrarlo domani".

Terzo giocatore italiano insieme a Marco Verratti e Wilfried Gnonto ad aver militato nell'Italia senza aver mai giocato in Serie A, Grifo è invece l'unico italiano a non aver mai giocato nel territorio tricolore. Oggi sarà il suo battesimo all'Allianz Stadium, dove gli sguardi di tutti, appassionati e avversari, saranno puntati per forza su di lui.