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La corsa contro il tempo di Lozano, Kim e Meret, tre fedelissimi di Spalletti

Antonio Moschella
Hirving Lozano
Hirving LozanoAFP
L'allenatore toscano ritiene il coreano e il portiere titolare inamovibili, e nell'ultimo mese ha dimostrato che anche il messicano merita questo status

Per il Napoli dover ribadire quanto di buono fatto all'andata contro l'Eintracth è il minimo sindacale, sebbene tutti sanno che in Champions League nessun tipo di distrazione è permesso. L'obiettivo di riuscire finalmente a superare indenni le colonne d'Ercole degli ottavi, finora storicamente un confine impossibile da superare per i partenopei, è a breve termine quello più importante di tutti per Luciano Spalletti.

Il tecnico toscano, uno che predica calma da mesi nonostante le prestazioni spaziali e una posizione più che invidiabile nella classifica di Serie A, vuole essere il comandante di questa barca pronta ad andare oltre i limiti mentali che per anni hanno bloccato il cammino europeo della squadra azzurra. La voglia di confermare quanto di buono fatto all'andata in Germania potrebbe però dover fare i conti con alcuni dubbi da dissipare per Lucianone, il quale nel match di mercoledì allo stadio Diego Armando Maradona potrebbe dover fare a meno di alcuni dei suoi pretoriani.

Luciano Spalletti
Luciano SpallettiAFP

Il primo è Alex Meret, che contro l'Atalanta è stato sostituito in extremis da Pierluigi Gollini per un dolore al polso, un'articolazione sulla quale occorre sempre essere cauti, specialmente nel caso di un portiere. Discusso fino all'estate scorsa, quando lo stesso Spalletti ne aveva velatamente criticato il carattere, il friulano è adesso titolare indiscutibile e uno dei portieri con le migliori percentuali di passaggi riusciti in Europa.

Davanti a lui c'è Kim, centrale difensivo giunto per sostituire un totem come Koulibaly e adesso assorto già a idolo di uno stadio che gli dedica un coro a ogni intervento difensivo. Contro i bergamaschi, il coreano ha scritto un altro capitolo della sua personale apologia del sacrificio attraverso una serie di interventi puliti ma determinanti, volti a sventare le offensive dei rivali, che in attacco vantano elementi più che validi. Fatto uscire per precauzione dopo un affaticamento al polpaccio, qualcosa che lo aveva già frenato allo scorso Mondiale, l'asiatico potrebbe essere recuperato all'ultimo momento. La sua diffida e il suo stato fisico approssimativo, infatti, sembrano non importare a Spalletti, che ha fatto capire che con lui andrebbe anche in guerra.

Il terzo elemento che l'allenatore di Certaldo spera di avere dopodomani in Champions è Hirving Lozano, che contro l'Atalanta non è stato neanche convocato per un affaticamento. Il messicano, che oggi ha svolto tutta la seduta con la squadra, sembra essere pronto per tornare in campo. Apparso molto vispo nelle uscite prima dello stop, il messicano è stato importante all'andata, quando ha servito Osimhen per il gol del vantaggio, e in generale sembra aver scavalcato Politano nelle gerarchie relative al ruolo di ala destra. Per tale motivo, l'aver ripristinato del tutto le sue facoltà fisiche lo candida a un ruolo da titolare nel match di mercoledì. Un match nel quale la sua abilità di attaccare il fondo e gli spazi, creando superiorità con la sua velocità, potrebbe essere determinante. 

Perché, in fondo, nonostante un'ottima gestione della rosa Spalletti ha bisogno dei suoi titolarissimi. E in questo momento Meret, Kim e Lozano lo sono eccome.