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L'ultimo saluto a Sven-Goran Eriksson: al funerale in Svezia presente anche David Beckham

I funerali di Eriksson si sono svolti a Torsby
I funerali di Eriksson si sono svolti a TorsbyAdam Ihse / TT News Agency via REUTERS
I funerali di Sven-Goran Eriksson, il primo straniero a dirigere la nazionale di calcio inglese, si sono svolti venerdì nella piccola città svedese dove è cresciuto prima di intraprendere una carriera che avrebbe attraversato molti decenni, paesi e trofei.

Allenatore dal carattere dolce ma determinato, Eriksson ha guidato squadre svedesi, portoghesi e italiane alla conquista di importanti trofei negli anni Ottanta e Novanta, prima di assumere l'incarico in Inghilterra nel 2001, gestendo stelle come David Beckham, con cui ha stretto un forte legame.

A gennaio Eriksson ha annunciato di essere malato terminale di cancro al pancreas e ha trascorso gran parte dei mesi successivi a riallacciare i rapporti con molti dei luoghi e delle persone fondamentali per la sua carriera, prima di morire il mese scorso.

I funerali si sono svolti a Torsby, una cittadina rurale di meno di 5.000 abitanti vicino al confine con la Norvegia, e hanno visto la partecipazione di diverse centinaia di persone all'interno della chiesa, tra cui David Beckham.

Altre persone hanno seguito la funzione su un maxischermo allestito all'esterno e i media svedesi hanno dato ampia copertura al funerale.

Alla notizia della sua morte sono arrivati omaggi da parte di primi ministri, club ed ex giocatori, mentre le squadre nazionali, tra cui Inghilterra e Svezia, hanno giocato con fasce nere al braccio durante la recente pausa internazionale.

Eriksson, conosciuto in Svezia semplicemente come "Svennis", ha guidato l'Inghilterra ai quarti di finale della Coppa del Mondo del 2002 e del 2006 e agli Europei del 2004, gestendo una generazione d'oro di giocatori che oltre a Beckham comprendeva stelle come Frank Lampard, Wayne Rooney e Steven Gerrard.

Ha iniziato a costruire la sua reputazione internazionale quando ha guidato il club svedese IFK Goteborg al titolo di Coppa UEFA nel 1982 e ha continuato a vincere come allenatore del Benfica in Portogallo e di Roma, Fiorentina, Lazio e Sampdoria in Serie A.

Non riuscendo a porre fine alla mancanza di trofei in Inghilterra, ha lasciato il timone della nazionale nel 2006, per passare ad allenare il Manchester City e il Leicester City, oltre che il Messico e la Costa d'Avorio e club in Cina e nelle Filippine.

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