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Kyrgios lancia ancora una frecciata a Sinner, e Coria rincara la dose

Nick Kyrgios
Nick KyrgiosFLORIAN EISELEPOOL / AELTC / AFP
L'australiano e l'argentino sono tornati sul caso di doping dell'altoatesino, il primo tramite social, il secondo raccontando la sua storia personale.

A Nick Kyrgios piace stupire. Un tempo lo faceva sui campi da tennis, ora invece sui social, anche se qualche giono fa ha annunciato con una diretta su Instagram che nel 2025 tornerà a giocare per presentarsi all'Australian Open di casa dove dovrebbe usufruire di una wildcard. 

Ultimamente però, sempre dai social, il tennista australiano ha preso di mira Sinner per il caso doping - “Questo è uno sport che pratico da tutta la vita, voglio solo uno sport equo per tutti. Sicuramente non sarò più ospitale con Sinner negli spogliatoi come lo ero stato in passato“ - aveva detto lamentandosi della mancata squalifica dell'altoatesino numero 1 del mondo.

Ora si è ripetuto, sempre da Instagram, dove rispondendo alla domanda di un utente sulla possibilità un giorno di giocare un doppio con Sinner ha ribattuto: "Gioco solo con giocatori puliti“.

La story di Kyrgios
La story di KyrgiosInstagram

Le dichiarazioni di Kyrgios fanno il paio con quelle di Coria, che sule pagine di Clay Tennis ha riportato la sua esperienza personale quando fu trovato positivo al nandrolone nel 2001. L'argentino, attuale capitano della squadra di Coppa Davis, ricevette infatti una squalifica per due anni poi ridotta a sette mesi quando dimostrò che la sostanza era entrata nell'organismo a causa di un integratore contaminato a sua insaputa:  “Non ho ricevuto il suo stesso trattamento, e non sono stato per niente bene“. 

Sembra diventato uno sport nello sport, scagliarsi contro Sinner, che al momento è più occupato a prendersi la rivincita su Alcaraz  a Shanghai, dopo la sconfitta di Pechino. L'altoatesino nel torneo affronterà il vincitore dello scontro tra Shelton e Carballes Baena.